Top 5 live-action peggiori della Disney

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Da diversi anni ormai “mamma” Disney produce film live-action dei suoi capolavori animati, ma non sempre i risultati sono stati soddisfacenti: alcuni sono davvero terribili, con sceneggiature scritte male e messe in scena peggio, tanto da farli odiare persino ai fan più accaniti.

Queste operazioni di riciclo, infatti, si sono dimostrate più volte fallimentari e inconsistenti, facendo nascere in gran parte della community un vero e proprio astio per qualunque annuncio su un nuovo film del genere, abbassando le aspettative di tutti coloro che attendono con ansia nuovi prodotti originali.

Per questo motivo, i vecchi fan cresciuti a “pane e Topolino” sono diventati estremamente critici nei confronti di questi film, alcune volte anche con buone motivazioni, ma altre volte in maniera pretestuosa.

 

Live-action Disney: perché sono così odiati?

La risposta a questa domanda è piuttosto difficile da dare: da piccoli molti di noi sognavano di poter vedere i protagonisti dei cartoni animati Disney interpretati da attori in carne e ossa, quasi come a proiettare nella vita reale quella stessa magia che veniva rappresentata all’interno del prodotto animato. Non era strano, infatti, che ci si divertisse a immaginare quale attore sarebbe stato perfetto per il ruolo di Aladdin o del principe Filippo.

A partire dagli anni Novanta, Disney inizia a realizzare quelli che allora non erano considerati ancora remake nell’accezione moderna del termine e La carica dei 101 – Questa volta la magia è vera (1996), con una splendida Glenn Close nel ruolo di Crudelia De Mon, dà il via a questa tendenza. Il film ebbe talmente successo da produrre addirittura un seguito nel 2000 dal titolo La carica dei 102 – Un nuovo colpo di coda.

 

 la carica dei 101 - questa volta la magia è vera

 

Negli anni 2010, con l’annuncio di diversi progetti legati alla realizzazione di nuovi live-action ispirati ai classici “disneyani” – inaugurato dall’iconico (seppur insipido, imho) Alice in Wonderland di Tim Burton – i fan sono impazziti dall’entusiasmo e si attendeva con ansia il prossimo titolo che avrebbe ricevuto il proprio film con attori in carne e ossa.

Con un successo dopo l’altro, Disney ha continuato a produrre pellicole tuttora molto amate, come ad esempio Maleficent (2014), che riscrive il personaggio di Malefica de La bella addormentata nel bosco (1954), uno dei villain più amati di tutti qui interpretato da Angelina Jolie. Un’idea vincente e coraggiosa che ha aperto le porte a tutti gli altri remake moderni, in un progetto ad ampio spettro con cadenza quasi annuale.

 

 maleficent

 

Ma ad un certo punto qualcosa si rompe e i film relativi a questo nuovo universo diventano sempre più scialbi e, in alcuni casi, davvero pessimi. A differenza dei precedenti tentativi, i titoli più recenti non riescono a essere totalmente soddisfacenti, tanto che alcuni di essi non sono approdati neanche in sala, ma solo sulla piattaforma Disney+ , dimostrando come il modo di fare della Disney non abbia incontrato totalmente il favore dei fan.

Le motivazioni possono essere molteplici: probabilmente la percezione generale del pubblico è che questi film siano quasi dei veicoli di contenuti troppo “moralizzanti” che ne snaturano la magia e, soprattutto, proprio quegli insegnamenti che la Disney ha sempre inserito nei suoi prodotti originali. Trame superficiali e sempre più “forzatamente” inclusive: sono queste alcune delle lamentele che hanno stroncato molti dei titoli proposti.

In questa personale top 5 dei peggiori remake live-action Disney vedremo insieme quali sono stati i più terribili, talmente pessimi da essere odiati, con qualche menzione speciale. Vediamoli insieme!

 

5) Pinocchio (2022)

Ispirato al classico del 1940, il moderno Pinocchio diretto da Robert Zemeckis si presenta sicuramente tra i peggiori prodotti Disney degli ultimi anni. La rivisitazione, sebbene sia quasi in tutto e per tutto simile al prodotto originale, non emoziona, ma anzi inquieta fin troppo a causa di una brutta CGI e pessima scrittura.

 

 pinocchio

 

Purtroppo, neanche Tom Hanks nei panni di Geppetto riesce a salvare questo film, che risulta carente su diversi punti, oltre che piatto. Un vero peccato.

 

4) Crudelia (2021)

Un film con un’idea interessante, ma sceneggiato in maniera pessima: Crudelia (titolo originale: Cruella) riprende il tema della “redenzione” dei cattivi iniziato con Maleficent, ma il risultato finale è quantomeno discutibile. Sebbene si presenti con un’ottima ambientazione e costumi azzeccati, Crudelia soffre della malriuscita scrittura della protagonista stessa, una Emma Stone che non riesce a essere “crudele” fino in fondo, ma che rende la cattiva del film (Emma Thompson) più cattiva della protagonista, lasciando lo spettatore con una sensazione di spaesamento e inconsistenza.

 

top 5 live action peggiori disney - Crudelia

 

Crudelia non è “né carne e né pesce”, ma è un poutpurri di elementi che non regge fino in fondo. Dopo l’ottimo tentativo del 1996, questa nuova versione del classico del 1961 non riesce a reggere il confronto.

 

3) Mulan (2020)

Ispirato al classico uscito nel lontano 1998, Mulan è senza dubbio uno dei live-action peggiori che la Disney abbia realizzato: una storia completamente rivista che non rafforza il concetto di girl power, ma che al contrario lo esaspera e lo rende ridondante. La Mulan di Liu Yifei, infatti, risulta stereotipata a causa della sua già innata combattività che snatura del tutto il concetto di crescita espresso nell’originale, destabilizzando i fan che non ritrovano in lei (quasi in maniera paradossale) la stessa energia combattiva.

 

top 5 live action disney - Mulan

 

Con l’evidente intenzione di modernizzare la figura di Mulan in nome di un’emancipazione negata in una società in cui solo gli uomini contano, Disney banalizza questo concetto indebolendolo e rendendolo distante da ciò che il classico già insegnava egregiamente. Terribile anche lo spreco di un’attrice del calibro di Gong Li in un ruolo insulso e non calzante. Una ferita ancora aperta e che difficilmente guarirà.

 

2) Biancaneve (2025)

Medaglia d’argento per uno dei film più discussi dell’anno, tanto da essere ormai riconosciuto come il più grande flop della Disney degli ultimi anni. Biancaneve, ispirato all’intramontabile classico del 1940, partiva già con il piede sbagliato a causa di alcune dichiarazioni di Rachel Zegler sulla pellicola originale, definendolo troppo datato e obsoleto e sostenendo come la “sua” Biancaneve sarebbe stata un personaggio forte e indipendente non asservita a nessun principe azzurro.

Un attacco, dunque, a quello che è ancora oggi un caposaldo dell’animazione mondiale solo perché “datato”. Ma non è stato solo questo a sancire la sua completa disfatta: tra i diversi motivi spicca sicuramente l’orribile decisione di Disney di non utilizzare attori per interpretare i sette nani, ma crearli completamente in CGI: una scelta che non ha ripagato, ma anzi, rende tutta la pellicola grottesca e poco credibile anche per una fiaba.

 

top 5 live action peggiori disney - Biancaneve

 

Ambientazioni fasulle, costumi ai limiti del cosplay e canzoni insulse ed evitabili: Biancaneve incarna l’espressione massima di un concetto di modernità assolutamente distorto, diventando la valvola di sfogo di un fandom esasperato da estremismi moralizzanti e che non porta nulla di nuovo alla discussione di temi importanti come la parità e l’affermazione delle donne.

 

Menzione speciale: Peter Pan & Wendy (2023)

Ispirato al film d’animazione del 1953, Peter Pan & Wendy si presenta come un prodotto insipido e davvero manchevole di sostanza. Anche in questo caso, i protagonisti, interpretati da Alexander Molony e Ever Anderson (figlia della più nota Milla Jovovich) sono scritti in modo quasi superficiale, a tratti quasi fastidiosi, in un contesto in cui il girl power (anche qui) la fa da padrone, ma in maniera del tutto inefficace. Neanche Jude Law nei panni di Capitan Uncino riesce a essere incisivo, anzi: è probabilmente uno dei suoi ruoli meno azzeccati.

 

Peter Pan & Wendy, la recensione: fai un live-action felice - Movieplayer.it

 

Pellicola tediosa e senza magia, realizzata quasi per noia, Peter Pan & Wendy non è solo pessimo, ma soprattutto dimenticabile. Le avventure di Peter Pan ha insegnato a sognare e a vivere avventure senza tempo ai limiti della fantasia a diverse generazioni, ma questo remake catapulta lo spettatore solo in un brutto incubo. Brutto. Ma davvero tanto brutto.

 

1) La Sirenetta (2023)

La Sirenetta si aggiudica il primo posto come peggior live-action prodotto da Disney finora. Un film che ha fatto discutere ancor prima della sua uscita per diverse ragioni, come ad esempio la scelta di Disney di affidare il ruolo di Ariel a Halle Bailey (giudicata troppo diversa dall’originale), o all’ambientazione caraibica e non più “atlantica” della pellicola del 1989. Insomma, tante critiche e tante polemiche per un prodotto, al netto di tutto, rivelatosi pessimo sotto tutti i punti di vista, penalizzato da una sceneggiatura senza mordente e una CGI che purtroppo deturpa completamente il prodotto finale.

Le scene acquatiche risentono di quell’effetto “fake” che rende il tutto assolutamente poco credibile e neanche visivamente omogeneo. Le creature marine e le loro animazioni sono anche qui deficitarie e del tutto inadeguate: essendo buona parte del film ambientata sott’acqua la cosa diventa ancora più inaccettabile, soprattutto considerando che la stessa Bailey sembra in difficoltà nell’interagire con il “vuoto”.

Altra nota dolente sono sicuramente i costumi dei protagonisti, dalla qualità discutibile e dal design completamente fuori luogo nel loro complesso.

 

La sirenetta

 

Con La Sirenetta, Disney ha dato adito alle critiche che vedevano l’attrice inadatta per il colore della pelle dandola in pasto ai social e ai pareri pretestuosi di persone poco inclini ad accettare il concetto di inclusività solo per far discutere di sé. Il risultato finale, purtroppo, non aiuta a risollevare la pellicola che, ad oggi, è qualitativamente la peggiore.

 

Il futuro dei live-action

Sebbene i remake degli ultimi anni siano stati una fonte di grande insoddisfazione e perplessità per i fan della Disney, continuano a essere prodotti ancora molto richiesti. Un paradosso questo che porterà la casa di Topolino a realizzarne sicuramente di altri (già ovviamente in programmazione nei prossimi anni), nella speranza che siano quantomeno godibili.

I nuovi rifacimenti in live-action possono non essere di nostro gradimento, ma una cosa è certa: per quanto deludenti, nessuno potrà mai cancellare i classici originali con cui intere generazioni sono cresciute e che, ancora oggi, riescono ad emozionare gli spettatori di tutte le età.