Un altro libro della Delrai Edizioni, ancora l’autrice Serena Barsottelli accompagnata dall’illustratrice Sara Nardozza, stavolta con l’ultimo lavoro del gennaio 2025: Non ti scordar di me. L’ho letto a mio figlio e vi dico cosa ne penso, anzi, cosa ne pensiamo (tempo fa, un certo JRR Tolkien ci ha insegnato che i bambini sono i primi lettori e critici dei grandi libri).
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Chiara scorge, dall’automobile del padre e dalla finestra della sua cameretta, una piccola macchia di cielo in giardino. Con la madre in dolce attesa, scoprirà trattarsi di un Non ti scordar di me e, al fiore, si intrecceranno ricordi e desideri, tanto tendenti al passato quanto al futuro.
Il blu e l’azzurro dominano il racconto perché blu sono gli occhi della bambina e blu è il fiocco del fratellino che verrà.
La storia è calata in una particolare dimensione onirica perché, oltre che essere il fiore della memoria, il Non ti scordar di me diventa simbolo del sogno che, proprio come i petali del fiorellino, è delicato e fragile. Ancora una volta, però, la Natura preserva ciò che crea e permette alle sue creature, animali e vegetali, di sopravvivere alle intemperie e diventare più forti di prima.
Allo stesso modo, noi siamo invitati a credere nei sogni e nella loro realizzazione, tramite la perseveranza e l’amore.
Perché leggerlo ai bambini
Il libro racconta un momento quotidiano e abituale della vita della piccola Chiara, la scoperta di un nuovo fiore nel giardino di casa sua, dietro cui si cela il dispiegarsi della vita. Storie come queste mettono i bambini in contatto diretto con la Natura, portandoli letteralmente fuori casa e permettendo loro di osservare e toccare con mano quanto letto prima.
L’astrazione si fa realtà, grazie anche alle illustrazioni di Sara Nardozza che, in questo libro in particolare, toccano punte di realismo magico notevoli.
Il Non ti scordar di me, dal fiore al folklore
Il Non ti scordar di me è un piccolo Myosotis dalle sfumature tendenti al blu e all’azzurro che cresce un po’ ovunque nel mondo, per cui è un fiore dalla distribuzione cosmopolita.
Intorno alla sua storia, è famosa l’antica leggenda secondo cui Dio, mentre dava un nome alle piante create, ne vide una che gli ricordò di non dimenticarsi di lei; e Dio rispose: “Questo sarà il tuo nome!“.
Una più moderna storia, ambienta la vicenda etimologica in Austria, sulle rive del Danubio, dove soleva passeggiare una coppia di innamorati. Un giorno, i due rimasero affascinati da piccoli fiori blu trascinati dalla corrente del fiume. Il ragazzo si chinò per raccoglierne uno, ma scivolò e fu trascinato via, urlando alla sua amata “Non ti scordar di me!“.
Anticamente usato per curare le malattie oculari, oggi fiore ufficiale della Festa dei nonni, dell’Alzheimer Society canadese e della Giornata internazionale dei bambini scomparsi, è anche usato dai massoni per ricordare le vittime del regime nazista.
Chi è Serena Barsottelli
L’autrice del libro, classe 1985, dopo la Laurea in Lettere e studi classici alle spalle decide di lanciarsi nel campo dell’editoria e pubblicare un saggio su fiabe e disturbi alimentari, una raccolta di poesie, una raccolta di racconti e un romanzo breve. I racconti di Serena Barsottelli sono apparsi sul n. 57 del magazine dell’Istituto Luce di Cinecittà “Otto e mezzo”, sul n. 18 di “Offline” e su “Gelo” (19/05/2023).
Non ti scordar di me è il suo ultimo racconto illustrato per bambini.
Chi è Sara Nardozza
La disegnatrice racconta di aver amato disegnare sin da bambina e di aver cercato le risposte nell’osservazione del mondo, con particolare attenzione per la Natura. Nella sua carriera, dopo aver frequentato l’Accademia internazionale di Comics e scuola del fumetto chiavarese, si è occupata di saggistica e romanzi per adulti, ma scrivere per i bambini è l’attività che preferisce, per tornare indietro nel tempo e imparare a comunicare con i suoi figli.
Informazioni sul libro
Non ti scordar di me
S. Barsottelli – S. Nardozza
Delrai Edizioni, 2025
Copertina flessibile con pagine in cartoncino, 48 pagine – 15,50 E
ISBN: 885542159X