Anima nera è un romanzo dalle tinte cupe, un thriller misterioso e soprannaturale di Susan Barker pubblicato dalla casa editrice Mercurio Books | Libri sulla soglia l’11 Aprile 2025.
Indice
ToggleTrama
La donna non ha nome, non si ferma mai troppo a lungo nello stesso posto, non invecchia, non muore. A morire, invece, sono quelli che la incontrano. Adesca le sue vittime ritraendole o fotografandole, consacrandone poi l’immagine all’essenza del pianeta Venere. Le sue prede vengono ritrovate con i lineamenti e gli organi invertiti ma, dalla Russia del Settecento al New Mexico di oggi, nessuno è mai riuscito a fermarla. Quando Jake incontra Mariko all’aeroporto di Osaka, ha un’intuizione: le morti delle due persone che entrambi hanno perso si somigliano in modo inquietante. Poco prima di morire avevano ricevuto la visita di una donna che le aveva condotte in una spirale di follia.
È così che inizia la ricerca di Jake: testimonianza dopo testimonianza, Paese dopo Paese, riconosce la ragnatela tessuta da una sola, imprendibile, anima nera votata a un astro crudele. Trovarla diventa una questione di vita o di morte, una corsa contro il tempo per fermare l’ultimo sacrificio, il cui altare viene eretto nella luce blu di una notte desertica, piena di stelle.
L’inizio del viaggio
Il romanzo di apre con una scena molto particolare. Ci troviamo nella contea di Taos nel 1982 in presenza di due donne, T ed E, in atteggiamenti intimi intente a contemplare Venere.
<<Testimonianza 1 – Mariko…>>
Ad apire però le macabre danze è Jake, uno dei tanti protagonisti del romanzo, un giovanissimo maestro di scuola elementare che ha perso il suo aereo per Londra. Tuttavia non è il solo ad aver perso il volo. Incontra in aeroporto una visibilmente adirata Mariko, capo responsabile dei rapporti con i clienti internazionali per una banca di Tokyo, estremamente disciplinata ma che quella mattina <<non mi sentivo in me, confessò. Non sono mai così disorganizzata da arrivare in ritardo per un volo.>>
I due passano assieme la sera a raccontarsi le reciproche vite, fino a quando, colpa un bicchiere di troppo, Mariko si lascia andare. Racconta a Jake gli aspetti negativi del suo lavoro, di come sia rimasta orfana a vent’anni, ma soprattutto di come la morte del suo fratello gemello continui a turbarla.
Hiroji muore nel 2011, ma alle tre della notte della sua morte contatta sua sorella. <<Non volevo rispondere. Ma poi cedetti e lui mi disse che era entrato nella mente di una divinità di una dimensione superiore […] Scusami per quello che ho fatto Mariko. È il motivo per cui non puoi amare nessuno. […] Finché lui era vivo ed eravamo legati, quella divinità sarebbe venuta a cercarmi. […] Hiroji disse che andava nella foresta di bambù a compiere un altro sacrificio. […] Mi disse solo che, se il sacrificio non funzionava, sarebbe morto entro la mattina seguente. […] E Hiroji disse: Non farla entrare. Quando sarò morto ti lascerà in pace. Poi riagganciò.>>
Mariko quella stessa notte riceve una visita. Dallo schermo del videocitofono del suo appartamento appare una donna gaijin (termine per indicare una persona non nativa del Giappone) sulla quarantina, capelli scuri di media lunghezza e di aspetto “normale”, che le chiede di poter parlare con lei di Hiroji. Mariko ripensa alle ultime parole di suo fratello prima di chiudere la chiamata, non aprirà le porte di casa sua alla straniera. La donna è come un fantasma, non rintracciabile in nessun modo, non compare nelle immagini delle videocamere, uno spettro famelico nella notte.

Jake è sconvolto dal racconto della donna, rivede nella misteriosa morte di Hiroji quella della sua più cara amica, quasi una sorella, Lena. Si sente sprofondare, si muove freneticamente per la stanza, ci sono troppe coincidenze. Deve fare a Mariko una sola domanda, una che può confermare i suoi sospetti.
<<Aveva gli organi interni in posizione sbagliata? Capovolti? (situs invertus) […] le cose che ha detto tuo fratello l’ultima volta che gli hai parlato… che qualcosa gli stava spostando gli organi interni… che non erano più i suoi… io l’ho già sentita. Anche la mia amica Lena è morta nel 2011 e nelle settimane prima di morire diceva cose simili. E anche nel suo caso c’era una donna come quella che è venuta a bussare da te…>>
Le indagini di Jake sulle molteplici identità della donna
Mariko allontana Jake dalla sua stanza, ma l’indomani mattina gli fa recapitare una busta con all’interno un nome e un numero di telefono internazionale. Così dopo undici anni dalla morte di Lena, inizia la folle ricerca di Jake, che, come un investigatore, tenta di ripercorrere i passi della donna misteriosa raccogliendo testimonianze da chiunque abbia avuto contatti (più o meno diretti) con questa strana fotografa ossessionata da Venere.
Sigrid, Bedwyr, Jürgen, lo stesso Jake, Zsófi, Theo sono i nomi dei testimoni e di coloro i quali hanno perso i propri cari a causa di una fotografa sui trentacinque-quarant’anni che nel corso degli anni, sotto mentite spoglie (Damaris la londinese, Marion la berlinese, Liesl di Lipsia) ha mietuto vittime per conto del Tiranno.
Trame parallele e finale inaspettato
Parallelamente il lettore segue, alquanto spaesato, le vicende di Therese e Rosa nelle Male Terre, i cui destini finiscono per intrecciarsi con la disperata caccia alla donna di Jake intorno al mondo e tra diverse generazioni, in un finale inaspettato e ricco di colpi di scena.
Il romanzo si rivela ben più di un semplice thriller. Abbraccia il realismo magico e presenta un intreccio complesso e non lineare che trascende i confini di spazio-tempo con i suoi innumerevoli salti cronologici.
Anima nera, un libro che supera i generi
Questa struttura fatta di diversi point of view, pezzi di diari (un arazzo intricato reso comprensibile solo dopo che ogni matassa è stata sbrogliata) è innovativa e rende la lettura ammaliante e tensiva. Il libro esplora temi di perdita, solitudine, ma anche di forza d’animo e resilienza, con una scrittura abbastanza scorrevole seppur molto descrittiva.
Nonostante la difficoltà nell’affezionarsi ai personaggi secondari, la determinazione di Jake e la tenerezza dei ricordi con Lena emergono. Ma è la figura della fotografa il fiore all’occhiello del romanzo. La donna inquietante, nel suo essere tremendamente affascinante e misteriosa, realisticamente manipolatrice.
Anima nera è un’esperienza di lettura del tutto nuova per me, un caleidoscopio oscuro che, nonostante la complessità e i temi forti, nel suo viaggio onirico esplora la condizione umana di fronte a un destino già scritto.

Susan Barker e Mercurio
Susan Barker è scrittrice e docente di Scrittura creativa alla Manchester Metropolitan University. Con i suoi romanzi ha vinto numerosi premi, tra cui il Northern Writers’ Award e il Kirkus Prize for Fiction. Vive e lavora a Manchester. I diritti cinematografici di Anima nera (suo quarto romanzo) sono stati acquisiti dalla casa di produzione A24.
Mercurio Books è un progetto editoriale, nato a Roma da Tiziano Cancelli insieme a Matteo Trevisani, Antonio Sunseri, Leonardo Ducros, Simone Caltabellota e Francesco Pedicin. Uno sforzo collettivo audace che mira a ridefinire il rapporto del lettore con la lettura, offrendo storie che lo guidino in una “terra di mezzo”, nello spazio inconscio, sempre esistito e sempre accantonato, e sfidino le convenzioni di genere, il tutto con una forte identità visiva data dalla art director Francesca Pignataro.
Informazioni sul libro
Anima nera
Susan Barker
Mercurio, 2025
Copertina flessibile, 400pp. – 20 €
Anna Mioni, traduttrice
ISBN: 9791281656246
La versione pdf del romanzo ci è stata gentilmente donata dalla casa editrice Mercurio Books | Libri sulla soglia.