Chi è Mothra? Parliamo della Regina dei Mostri, simbolo di resilienza e rinascita tra mitologia e cinema

Mothra, conosciuta anche come la Regina dei Mostri, è uno dei kaijū più iconici e longevi nella cultura popolare. Tuttavia, la sua origine affonda radici ben più profonde, strettamente legate alla mitologia e al folklore giapponese.

Sebbene la falena gigante sia spesso associata a un’entità fantastica, propria di un cinema esagerato e immaginifico, le sue caratteristiche e il suo simbolismo si intrecciano con concetti antichi che parlano di natura, divinità e protezione.

Oggi esploreremo il mito di Mothra, cercando di comprendere la sua essenza e, infine, di tracciare un parallelo con la figura di Godzilla.

 

Mothra e il folklore giapponese

Come molti altri kaijū, Mothra può essere interpretata come una figura mitologica che riflette le tradizioni spirituali giapponesi, in particolare quelle legate alla natura e agli spiriti che popolano il mondo naturale. La sua figura richiama quella di un kami, una divinità o entità spirituale che può manifestarsi sotto forma di animale, oggetto o fenomeno naturale.

In questo contesto la regina dei mostri non è semplicemente una creatura distruttiva, ma una forza che simboleggia il potere sacro della natura e il suo equilibrio. Pur non essendo ispirata a divinità specifiche della mitologia giapponese, Mothra incarna temi universali legati alla protezione della Terra e al rispetto degli equilibri ecologici.

Il suo legame con la natura è evidente nel suo aspetto di falena gigante. In particolare le falene, come quelle del genere Lonomia, sono talvolta considerate nel folklore nipponico come messaggere degli spiriti o simboli di protezione contro le forze oscure. Mothra con la sua imponenza e la sua grazia rappresenta una forza naturale che, pur nella sua capacità distruttiva, porta con sé anche un messaggio di difesa e custodia.

Il legame con l’ecologia

Mothra si distingue dalla maggior parte dei mostri giganti per il suo forte legame con tematiche ecologiche e ambientali. La sua figura è utilizzata come simbolo della protezione della Terra e della lotta contro l’inquinamento e la distruzione della natura. Le storie con protagonista la regina dei mostri trattano principalmente il rispetto per la natura e l’armonia tra l’uomo e l’ambiente, per questo è sempre ritratta come una guardiana del pianeta, pronta a scatenare la sua potenza contro chiunque minacci l’equilibrio ecologico.

Non è una minaccia, ma una forza della natura che si oppone all’avidità umana e a chi sfrutta e devasta le risorse naturali. La sua presenza è un costante monito contro l’abuso dell’ambiente e un appello alla salvaguardia delle risorse naturali.

Inoltre Mothra è spesso associata a figure come le larve o le uova, simboli di rinascita e ciclicità. Questi temi richiamano il ciclo della vita e l’idea di una natura in continua evoluzione. In questo senso, incarna l’idea che la morte e la distruzione siano solo fasi temporanee di un ciclo naturale che, se rispettato, porta a una nuova nascita e a un rinnovato equilibrio ecologico.

Chi è Mothra? Regina dei Mostri Queen of the Monsters

 

Il ruolo della Regina dei Mostri nel cinema e nel mondo dei kaijū

La regina dei kaijū ha fatto il suo debutto cinematografico nel 1961, con il film Mothra diretto da Ishirō Honda, il leggendario creatore di Godzilla (che nel 2024 ha festeggiato i 70 anni di attività distruttiva).

Da quel momento, la falena gigante è diventata un pilastro dell’universo dei kaijū, non solo come minaccia per le città, ma anche come simbolo centrale di narrazioni ecologiste e mitologiche nel cinema giapponese. In poco tempo la sua fama è cresciuta talmente tanto da essere citata in numerosi altri media, come serie TV, fumetti e cartoni animati.

Le prime apparizioni e la nascita di Mothra

Nel film Mothra del 1961, la storia si svolge su un’isola misteriosa dove una tribù venerava la regina dei kaijū come una divinità. Le due piccole sacerdotesse che la servono, capaci di comunicare con la creatura telepaticamente, vengono rapite e portate in Giappone. In risposta al trattamento crudele riservato alle sue protette, Mothra si scaglia contro la città. In questa prima apparizione non è però solo un mostro distruttivo, ma una forza che agisce per un bene superiore: la difesa delle sue “sacerdotesse” e, simbolicamente, della natura stessa.

Nel corso degli anni, è apparsa in numerosi film, sia da sola che in combinazione con altri kaijū, principalmente come controparte di Godzilla. Tra le sue apparizioni più celebri troviamo Godzilla vs. Mothra (1964), Godzilla contro Mothra (1992), Godzilla: Mothra and King Ghidorah: Giant Monsters All-Out Attack (2001), Godzilla: Tokyo S.O.S. (2003), Godzilla: King of the Monsters (2019) e Godzilla x Kong: Il Nuovo Impero (2024). In questi film Mothra è rappresentata come una figura che incarna un’energia superiore e quasi divina, impegnata a mantenere l’equilibrio del mondo.

Un’icona della cultura pop

Mothra si distingue per il suo approccio più compassionevole rispetto ad altri kaijū. Se mostri come Godzilla o King Kong vengono spesso visti come simboli di rabbia o distruzione incontrollata, lei rappresenta una forza naturale benevola e protettiva. Sebbene le sue battaglie siano spettacolari e violente, le sue motivazioni sono sempre orientate alla giustizia e alla protezione, non alla distruzione gratuita.

Una delle caratteristiche più distintive della regina dei mostri è la sua capacità di evolversi nel corso dei film. La falena gigante si presenta spesso in diverse fasi della sua vita, come larva, crisalide e forma adulta. Queste trasformazioni sono simboliche del ciclo della vita, rappresentando anche temi di rinascita, crescita e adattamento, che sono diventati parte integrante del suo mito.

Un altro aspetto significativo del ruolo di Mothra come kaijū è la sua connessione con l’umanità. Questa creatura è frequentemente descritta come “protettiva”, e i film a lei dedicati mettono in risalto il suo legame con le persone, in particolare con le sacerdotesse o con coloro che cercano di difenderla. La sua relazione con l’umanità suggerisce che, nonostante la sua straordinaria forza, è sempre pronta a collaborare con gli esseri umani piuttosto che distruggerli, e non esita a sacrificarsi per difendere ideali di giustizia e rettitudine. Incarnando appieno questi valori, è senza dubbio un esempio di femminilità forte.

Chi è Mothra? Regina dei Mostri Queen of the Monsters

 

Il parallelismo con Godzilla

Uno degli aspetti più affascinanti della figura di Mothra nel contesto dei kaijū è il suo parallelismo con Godzilla, uno degli altri mostri giapponesi più iconici. Sebbene entrambi condividano il palcoscenico in numerosi film, le loro nature sono profondamente diverse, ma complementari. Il contrasto e l’alleanza tra i due, nel corso delle varie pellicole, rivelano significati complessi e riflessioni sulla natura, sull’umanità e sull’equilibrio del mondo.

Distruzione contro protezione

La principale differenza tra i due mostri giganti risiede nella loro essenza simbolica. Godzilla, il re dei mostri, è nato come simbolo del caos e della distruzione. Inizialmente rappresenta l’energia nucleare fuori controllo e la punizione per le atrocità della guerra, in particolare per gli attacchi nucleari su Hiroshima e Nagasaki. Nella sua prima apparizione in Gojira (1954) è una forza incontrollabile che distrugge tutto ciò che incontra, incarnando le paure della società giapponese dell’epoca.

Mothra invece, come già detto, è il simbolo della protezione e dell’equilibrio. Sebbene anch’essa sia un mostro dalle dimensioni colossali, la sua figura è associata alla cura e alla difesa del pianeta, piuttosto che alla distruzione indiscriminata. La sua furia è sempre scatenata da minacce esterne che mettono a rischio l’armonia naturale.

La Kaiju è diventata così la protettrice della Terra, che combatte per mantenere l’equilibrio ecologico, mentre Godzilla incarna la reazione violenta alla disgregazione di quest’ordine naturale.

Alleanze e conflitti

Nonostante queste differenze, i due kaijū hanno avuto più volte interazioni complesse, rivelando come, pur provenendo da mondi simbolici opposti, possano perseguire obiettivi comuni. In molti film si sono alleati contro una minaccia ancora maggiore, come nel caso di King Ghidorah o degli alieni che cercano di conquistare il pianeta. Queste alleanze, sebbene rare, dimostrano che nonostante il loro contrasto i due mostri possono riconoscere un obiettivo comune: la difesa del pianeta contro forze che minacciano di distruggerlo.

Tuttavia, in quasi tutte le altre occasioni sono stati nemici. Ma mentre le azioni di Mothra sono sempre giustificate dal suo ruolo di protettrice, Godzilla appare più come una forza di distruzione senza scopo. Quando i due si scontrano, la falena gigante non combatte per la violenza, ma per fermare il lucertolone atomico e proteggere la Terra dalle sue devastazioni. La loro lotta rappresenta così il contrasto tra le forze naturali incontrollate (Godzilla) e la necessità di preservare l’armonia ecologica (Mothra).

Un significato simbolico: equilibrio e complementarità

Il parallelismo tra Mothra e Godzilla si può interpretare come una rappresentazione simbolica di due aspetti fondamentali della natura e dell’umanità. Godzilla, la forza distruttiva, rappresenta il potere umano fuori controllo, spesso legato alla guerra, alla tecnologia e all’abuso delle forze naturali. Al contrario, Mothra rappresenta una forza più antica e naturale, quella della protezione e della cura del pianeta, in contrasto con la rapacità e il caos generati dall’uomo. Tuttavia, rimane sempre una sostenitrice di una possibile convivenza armoniosa.

Sebbene siano opposti entrambi simboleggiano la potenza immensa e incontrollabile della natura. La loro relazione suggerisce che solo quando queste forze si bilanciano – quando il caos (Godzilla) è contrastato dalla protezione (Mothra) – può essere raggiunto un equilibrio ecologico.

La dinamica tra i due kaijū riflette più ampiamente l’interazione tra l’uomo e l’ambiente. Godzilla, creato dalle radiazioni, rappresenta i pericoli derivanti dall’inquinamento, dalle armi nucleari e dall’irresponsabilità umana, mentre Mothra simboleggia il bisogno di un ritorno a una visione di rispetto e armonia con il mondo naturale. Nonostante i loro conflitti, entrambi sono essenziali per raccontare la storia del nostro rapporto con la Terra: il Re come monito delle conseguenze della nostra imprudenza, e la Regina come esempio di come possiamo ancora cercare di proteggere ciò che resta della nostra casa comune.

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In definitiva, chi è Mothra?

Mothra è senza dubbio una delle figure più affascinanti e complesse nel pantheon dei kaijū, un personaggio che va ben oltre l’immagine della classica creatura gigante antagonista dell’umanità nei tradizionali monster movie.

Nella mitologia giapponese incarna una forza naturale e protettrice, simbolo della sacralità della natura e messaggera di un equilibrio fondamentale. Nei film emerge come figura che rappresenta non solo la potenza della natura, ma anche un impegno per la sua preservazione, distinguendosi per il forte legame con tematiche ecologiste e ambientali. Il suo ruolo di guardiana contro coloro che minacciano l’armonia del mondo la rende un’icona di speranza e resistenza.

Da quando ha fatto il suo debutto sul grande schermo, Mothra è diventata un’icona della cultura popolare, un kaijū che unisce in sé la potenza distruttiva e la capacità di proteggere. È, senza dubbio, una delle figure più amate e rispettate dai fan del genere, che ne apprezzano la profondità e la straordinaria simbologia.

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