Il Lamento di Sally: Analisi del nuovo A Twisted Tale

Il Lamento di Sally, una novità per la città di Halloween:Sally pensierosa con luci

Bimbi e bimbe di ogni età, vi dico qualcosa che vi stupirà…”, pronti a tornare alla città di Halloween insieme a noi? In questi giorni dedicati al terrore non potevamo certo esimerci dal reimmergerci nel favoloso viaggio che dalla città di Halloween ci porta dritti dritti alla città del Natale, ma in una chiave del tutto nuova e inaspettata. Il 9 Ottobre è infatti uscito un nuovo libro della collana “A Twisted Tale” che, per chi non la conoscesse, si occupa di riformulare le fiabe originali dei più famosi classici Disney per dar loro una visione del tutto nuova. Questa volta è stato il turno dell’amato classico di paura per eccellenza, Nightmare Before Christmas, e gli amanti del genere non possono che essere felici di un ritorno di questo classico dal genio di Tim Burton. Mari Mancusi nello scrivere questa rivisitazione, decide di porre al centro della narrazione non più Jack Skeleton, ma un altro famoso personaggio della storia: la bambola di pezza più conosciuta dell’universo del Sig. Walt, Sally. L’autrice, nello specifico, ci sorprende con una domanda ardita, ma interessante, che racchiude in sé la chiave della storia: E se fosse stata Sally a scoprire la città del Natale? 

Sally e una storia di rivalsa femminile:

Il re delle zucche lascia dunque spazio, in questa edizione di “A Twisted Tale”, a quella che è e sarà (spoiler) la sua compagna. In questa storia Sally, non differentemente dalla storia precedente, si trova sotto stretto controllo del dottor Finkelstein che, come un padre padrone, tiene in pugno la sua creatura impedendole di provare emozioni o avventure di qualsivoglia natura. La protagonista vive con quel costante senso di inadeguatezza, di debolezza, di incapacità; pensa che non sarà mai libera di sperimentare, di provare emozioni nuove e di vivere come avrebbe voluto, perché vincolata dal suo creatore. Sentimenti non diversi da quelli di Jack, ma la sua vita sarà destinata a cambiare: per un fortuito caso, sceglierà di seguire Zero tra i boschi e di iniziare un’avventura che andrà oltre le sue aspettative. Nonostante i rimproveri del dottore che continuano a risuonargli in testa, la nostra sceglie di mettersi in gioco. Leggendo le pagine di questo racconto vediamo una Sally nuova, non razionale come quella che abbiamo imparato a conoscere all’interno del piccolo schermo, ma una protagonista pronta a tutto per salvare coloro che ama e una città che la ha accolta con affetto. Diciamo che Jack e Sally sembrano essersi scambiati di posto più di quanto crediamo. Un altro aspetto da mettere in evidenza è il significato di alcuni gesti che Sally impara a riconoscere: quando perde un arto, ad esempio, ricorda le volte in cui era stato il dottore a riattaccarglielo, e di come quest’ultimo avesse esercitato su di lei una pressione psicologica legata al possesso; quando invece sarà Jack a farlo, riuscirà a capirne il valore, sentendosi in qualche maniera amata e rispettata. La presenza di Jack, quindi, le servirà a forgiare la sua persona passando da una più profonda consapevolezza di sé. 

E se il Natale non fosse così buono come sembra?Carta da gioco Sally che cuce il suo braccio

Sally si ritrova dunque in una nuova realtà che ai suoi occhi sembra essere quanto di più dolce e stupendo ci sia. Le luci, gli odori, le persone, tutto trasmette delle emozioni estremamente positive che riscaldano dentro fino alle ossa, per chi ce le ha (per citare la bambola di pezza), ma qualcosa inizia a scuotere questa amena condizione. Quell’atmosfera troppo perfetta viene interrotta da alcuni strani comportamenti degli abitanti, amplificati dalla presenza di un nuovo personaggio e dei suoi scagnozzi. Parliamo del giudice Tintinno, nominato da Babbo Natale stesso per aiutarlo nei suoi ardui compiti. Oltre alle caratteristiche che rappresentano a pieno il Natale ed il suo spirito, qui l’autrice introduce questa nuova figura per lanciare un messaggio estremamente importante.  Il giudice Tintinno rappresenta lo stereotipo della perfezione che non esiste, colui che punisce i suoi sottoposti per qualsiasi atteggiamento fuori luogo, anche se insignificante, che potrebbe minare la perfezione della sua bella cittadina arrivando a deportare i suoi concittadini, o peggio, a inserirli nella lista dei cattivi del suo capo. Il comportamento di Tintinno costringe gli abitanti della città del Natale ad una gentilezza affettata atta a rispecchiare un’idea di perfezione che anche Babbo Natale alla fine considererà impossibile da raggiungere: egli confesserà, infatti, che anche lui mangia i biscotti di nascosto. Tintinno è la personificazione di quella bontà apparente di cui molti oggi si rivestono esclusivamente per apparenza, quando in realtà il Natale è un’altra cosa e Babbo Natale ce lo ricorda bene: Natale è il bene che viene dal cuore, quello che scalda, quello che fa sorridere e perdona nonostante le difficoltà, non è perfetto ma fa del suo meglio per esserlo perché, in fondo, siamo tutti un misto tra buono e malvagio; l’importante è non eccedere.

L’unicità come strumento di forza:

Avrete sicuramente capito come “A Twisted Tale – Il lamento di Sallysia un’opera molto diversa dall’originale e anche il finale non è da meno. Il tema dell’unicità è la chiave della storia: tutti siamo unici e originali e non dobbiamo vergognarci per questo, nonostante i difetti troveremo il nostro posto nel mondo. Questo tema viene enunciato dall’autrice attraverso i due personaggi di Abigail e Sootfgang. Sally stringe una profonda amicizia con Abigail, la bambola di porcellana che verrà deportata dal dottor Campanino nelle caverne di carbone sotto le grinfie di Softgag, un mostro di carbone che terrorizza coloro che vengono considerati cattivi. Durante la deportazione, Abigail subisce una frattura alla gamba che compromette l’idea di perfezione che i giocattoli devono necessariamente avere per essere dati in dono ai bambini. Triste e senza ormai speranza di realizzare il suo sogno, Abigail troverà l’aiuto della sua nuova amica che convincerà Babbo Natale a trovare una soluzione, in quanto nessuno è perfetto ma è unico. La bambola sarà così riparata con una medicazione in ferro e donata ad una bambina speciale, una bambina con una protesi che vede in lei lo specchio del suo essere, facendola sentire unica e speciale. Il tema dell’unicità viene raffigurato anche in Sooftgang, nato in un contesto che non gli apparteneva, allontanato da tutti i bambini per paura. Egli troverà finalmente il suo posto nella città di Halloween dove tutti apprezzeranno la sua unicità trovandolo il più spaventoso mostro per la prossima festa di Halloween. 

Quindi il testo funziona o no?Personaggi della città di Halloween attorno a Sally

Dunque, cosa ne pensiamo di quest’opera? Sicuramente si tratta di un’opera originale e innovativa che mette in luce problemi attuali come l’accettazione di sé e come i bambini di oggi siano ormai lontani dall’idea di credere in Babbo Natale come una volta, con l’avvento della tecnologia e dei nuovi mezzi di comunicazione che sembrano aver ridotto il portato della fantasia e della capacità di sognare. Forse alcune costruzioni moderne, però, risultano un po’ fuori luogo e il carattere non più tradizionale dei personaggi fa storcere il naso ai puristi, ma i messaggi sono chiari e semplici, chiunque potrebbe coglierli e farli propri, tra un piumone e una buona tazza di cioccolata calda. 

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