Ben ritrovati cari lettori e buon inizio anno. Come dite? Non è Capodanno? È vero non lo è, eppure l’autunno porta con sé il bilancio dei mesi trascorsi e del proprio operato così da ricominciare al meglio le proprie attività. La Natura ci chiede di fermarci a riflettere su ciò che abbiamo vissuto e seminato durante l’anno e se siamo stati bravi l’autunno ci ripagherà con un sostanzioso raccolto. O per lo meno questo è quello che pensano i celti (o chi, nell’ambito del neopaganesimo, ancora oggi ritiene di raccoglierne l’eredità culturale).
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ToggleMabon, l’arrivo dell’autunno e Samhain
Gli antichi popoli pagani (celti, gallesi, germani, romani, greci, egizi e babilonesi, per citarne alcuni) rappresentano l’anno come una ruota suddivisa in otto sabbat (la celebrazione del ciclo naturale delle stagioni). Gli otto sabba stagionali (Samhain, Yule, Imbolc, Ostara, Beltane, Litha, Lughnasadh e Mabon) hanno come intento quello di celebrare il ciclo delle stagioni, i solstizi e gli equinozi. Secondo questa ruota dell’anno, il periodo che stiamo vivendo è quello di Mabon ossia dell’equinozio d’Autunno che caratterizza il secondo raccolto contrapposto a Ostara, l’equinozio di Primavera.
Mabon preannuncia l’ultima festa ossia il Capodanno Celtico, Samhain, che cade a metà fra l’equinozio d’autunno e il solstizio d’inverno, è più precisamente tra il 31 ottobre e il 1° novembre. I Celti ritengono Samhain (parola gaelica pronunciata “sowwin”) la festa più importante del calendario per segnare la fine di una stagione di raccolto abbondante e inaugurare la metà buia e fredda dell’anno che presenta molte sfide.
![Ruota dell'anno illustrata da Danielle Barlow, Mabon, Samhaim, mesi autunnali, Halloween](https://sp-ao.shortpixel.ai/client/to_auto,q_glossy,ret_img,w_564,h_781/https://www.novagulp.it/wp-content/uploads/2024/10/Ruota-dellanno.jpg)
Nelle case viene acceso un fuoco (a simboleggiare il sole) lasciato a spegnersi mentre si bada alla mietitura che va effettuata entro Samhain affinché i frutti del duro lavoro nei campi non vengano danneggiati dagli spiriti maligni e dispettosi. L’inaugurazione del nuovo anno segna un momento sia di morte che di rinascita, un momento di bilancio e di sacrificio (generalmente raccolti e animali) come misura protettiva dagli esseri ultraterreni malvagi e da altri spiriti dispettosi in visita.
Gli antichi Celti sono convinti, infatti, che durante Samhain il confine tra il mondo terrestre e quello degli spiriti sfuma, e dei, spiritelli, fate e streghe si divertono a fare scherzetti agli umani. Samhain è anche il momento in cui i fantasmi dei morti e gli spiriti dell’Oltremondo tornano sulla Terra a farsi un giretto tra gli umani.
Jack o’ lanter illumina la lunga notte di Halloween
Questa festa non vi è familiare? Samhain, le cui pratiche si sono evolute nel tempo, è il precursore di Halloween. Ecco però che entra in gioco anche la Chiesa cattolica che vede come un enorme vantaggio questa festa pagana e decide di riformulare le pratiche con una narrativa cristiana per diffondere la nuova religione.
![llustrazione diI Ира Чайкова, Halloween autunno](https://sp-ao.shortpixel.ai/client/to_auto,q_glossy,ret_img,w_564,h_1002/https://www.novagulp.it/wp-content/uploads/2024/10/ILLUSTRAZIONE-DI-Ира-Чайкова-576x1024.jpg)
Il primo novembre diventa la festa di Ognissanti mentre il 31 ottobre è All Hallows Day Evening, ovvero la notte della vigilia. Ma nonostante il cristianesimo alcune usanze pagane rimangono come quella di intagliare ortaggi (appena raccolti), svuotare e mettere al loro interno una fiammella (simbolo del sole affinché preservi i cibi raccolti fino a primavera quando la terra torna a fiorire). Si sviluppa così l’usanza di intagliare rape e poi successivamente zucche che prendono il nome di Stingy Jack o Jack o’ lantern.
Vi state chiedendo cosa abbia fatto di tremendo Jack per diventare una zucca luminosa? Nulla se non sfidare il Diavolo. Il Tine Ghealáin o Will o’ the Wisp (fuoco fatuo) assume nel folklore europeo diverse identità, tra cui anche quella, nel 1600, di un irlandese ubriacone. Jack inganna il Diavolo per ben 3 o 4 volte (dipende dalle diverse versioni) fino a che giunta l’ora della sua morte ecco che il principe delle tenebre ottiene la sua rivincita. Giunto alle porte dell’inferno, Jack viene scacciato in malo modo con solo una candela ad illuminare il suo cammino sulla terra alla ricerca di un luogo nel quale riposare.
Cinque libri per entrare nel mood di Halloween
Se questa introduzione non vi ha ancora immerso appieno nello spirito autunnale e halloweenesco ecco per voi cinque libri che vi sapranno catapultare nel regno dello spettrale arancio, dei temporali e delle macabre zucche.
Non so voi, ma il mio cervello collega l’autunno a due o tre cose. Nel corso degli anni alcune di queste sono cambiate, il treno per Hogwarts e la maratona di film di Harry Potter non sono più un desiderio irrefrenabile, affacciarsi al Bosco dei Cento Acri è ormai ricordo dolcissimo come il miele, rivedere i film di Twilight diventa più un guilty pleasure per i giorni in cui farsi un paio di risate e Stars Hollow con Una mamma per amica non è più una tappa fissa.
C’è qualcosa però che non cambia mai. Al primo odore di pioggia nell’aria, inizia a farsi spazio nella mia mente la voglia di vedere e leggere le avventure di Hercule Poirot e Miss Marple, personaggi nati dalla penna della scrittrice inglese Agatha Christie. Poirot, un detective brillante e una simpatica, arzilla ma inquietante vecchietta, Miss Marple portano la morte ovunque vadano (è inevitabile con loro nei paraggi che un morto o più di uno ci saranno sempre… spera solo di non essere tu lo sfortunato malcapitato). Conducono per mano ad oltrepassare i cancelli del regno dell’autunno fino davanti al Paese di Halloween.
![Illustrazione di Celia Krampien](https://sp-ao.shortpixel.ai/client/to_auto,q_glossy,ret_img,w_564,h_681/https://www.novagulp.it/wp-content/uploads/2024/10/Celia-Krampien.jpeg)
Ecco perché il primo libro che vi suggerisco ha come protagonista Poirot ne La strage degli innocenti (Hallowe’en Party) mentre il secondo è Sento i pollici che prudono (By the Pricking of My Thumb), dove a svolgere le indagini sono i coniugi investigatori dilettanti Tommy e Tuppence Beresford, ma nel telefilm del 2006 è Miss Marple (Geraldine McEwan) a condurre le indagini assieme alla sua amica Tuppence.
Poirot e la strage degli innocenti – Hallowe’en Party
Poirot e La strage degli innocenti è considerato il romanzo più inquietante di Agatha Christie. Pubblicato nel 1969 quando la scrittrice è ormai ottantenne, il libro affronta tematiche quali l’infanticidio (forse a sfondo sessuale) e le dinamiche psicologiche adolescenziali. Poirot viene chiamato a risolvere un apparente, immotivato omicidio nel tranquillo villaggio di Woodleigh Common, dalla sua cara amica e scrittrice di gialli Ariadne Oliver. L’autrice è ospite di Judith Butler da cui viene invitata a partecipare ad una festa di Halloween all’Apple Trees la maestosa magione di Rowena Drake, una figura importante e rispettata dalla comunità.
La casa è presa d’assalto da tutti i bimbi di Woodleigh Common dando il via ai giochi tipici di Halloween come Snap Dragon (gioco in cui i bambini devono afferrare dell’uva passa bollente, intrisa di brandy, da una ciotola) e Apple Bobbing (dove i partecipanti devono afferrare le mele, che si trovano all’interno di un barile o di un secchio, utilizzando solo i denti). Tra i bambini, Joyce Reynolds, una ragazzina in cerca di attenzioni e nota per raccontare storielle, si rivolge ad Ariadne dicendole di aver assistito ad un omicidio, ma di aver capito di cosa si trattasse solo molto tempo dopo.
Più tardi, al termine della serata, la piccola viene trovata morta riversa nella bacinella delle mele. A questo punto entra in gioco Poirot che con le sue celluline grigie mette fine al macabro e all’occulto che si celano dietro il delitto e i possibili collegamenti con altre morti sospette avvenute nella zona.
![Poirot e la strage degli innocenti - Agatha Christie](https://sp-ao.shortpixel.ai/client/to_auto,q_glossy,ret_img,w_564,h_892/https://www.novagulp.it/wp-content/uploads/2024/10/Poirot-e-la-strage-degli-innocenti-647x1024.jpg)
Sento i pollici che prudono – By the Pricking of My Thumb
Sento i pollici che prudono, esce nel 1968 e ha come protagonisti Tommy e Tuppence Beresford, una coppia già nota ai fan di Agatha Christie. Presentati per la prima volta nel 1922 nell’Avversario segreto come una giovane coppia di detective dilettanti, nel libro del ’68 i due coniugi, ormai di mezza età, rimangono invischiati in una matassa intricata di enigmi e misteri.
Il titolo del romanzo è tratto da una frase dall’atto quarto, scena prima, del Macbeth di William Shakespeare, ed è pronunciata da una delle tre streghe dopo l’incontro con Ecate che preannuncia l’ingresso del malvagio mostro creato da loro stesso, il male allo stato puro, il signore di Glamis e barone di Cawdor “Mi prudono i pollici: arriva qualcosa d’iniquo” o per come lo riporta la traduzione del 1968 che apre il romanzo “Sento i pollici che prudono: certo arriva qualche infame”.
I due coniugi si recano alla spettrale casa di riposo Sunny Ridge in visita alla vecchia zia di Tommy, Ada, che sembra spaventata, impaurita da qualcosa o qualcuno di non ben specificato. Durante la visita la coppia esplora la residenza ed entra in contatto con i residenti, ognuno particolare a suo modo, specialmente la signora Lancaster, affetta apparentemente da demenza, la quale non fa altro che parlare di un bambino dietro al camino di nome Gregory.
![Sento i pollici che prudono - Agatha Christie](https://sp-ao.shortpixel.ai/client/to_auto,q_glossy,ret_img,w_564,h_875/https://www.novagulp.it/wp-content/uploads/2024/10/SENTO-I-POLLICI-CHE-PRUDONO.jpg)
Nel giro di qualche settimana l’anziana zia Ada muore e Tommy e Tuppence ritornano al Sunny Ridge per sistemare i suoi affari e i suoi beni. Scoprono che il dipinto di una casa nel bosco vicino a un canale nella stanza di zia Ada era un regalo della signora Lancaster, che però non si trova più nella struttura.
Tuppence è determinata a contattare la signora Lancaster e chiederle se le piacerebbe riavere indietro il dipinto, ma la donna sembra essere svanita nel nulla. Tommy e Tuppence si ritrovano così coinvolti in una indagine inaspettata che potrebbe avere a che fare con la magia nera… Chi è Gregory, cosa si nasconde nella casa nel bosco e quali segreti nascondono il Sunny Ridge e i suoi inquilini? Non resta che scoprirlo.
Rebecca, la prima moglie – Rebecca
Un altro libro ricco di mistero e inquietudine che vi consiglio è Rebecca, la prima moglie (Rebecca) di Daphne du Maurier (scrittrice vincitrice del premio Edgar Allan Poe) pubblicato nel 1938. Un classico della letteratura noir (che si ispira al romanzo gotico Jane Eyre di Charlotte Brontë), un thriller psicologico che vi terrà col fiato sospeso. Un mix di gelosia, ossessione, vendetta e ricordo onnipresente del passato.
![Rebecca, la prima moglie - Daphne du Maurier](https://sp-ao.shortpixel.ai/client/to_auto,q_glossy,ret_img,w_564,h_885/https://www.novagulp.it/wp-content/uploads/2024/10/REBECCA-DAPHNE-DU-MAURIER-653x1024.jpg)
Il romanzo è narrato dalla giovane protagonista senza nome (la stessa Agatha Christie scrisse alla Maurier per chiederle il nome della ragazza) che a Montecarlo si innamora ed è ricambiata dal ricco e affascinate vedovo Maxim de Winter che dopo poco le chiede di sposarlo e di trasferirsi nella sua immensa tenuta, Manderley, in Cornovaglia. Giunta in loco, la ragazza viene subito messa in riga dalla signora Danvers, la governante, ossessionata e devota alla ormai defunta moglie di Maxim, Rebecca, tanto da credere che il suo spirito sia ancora nella dimora così come il suo dipinto imponente che troneggia indiscusso nel salone.
La protagonista vive col peso costante di non essere all’altezza, preda del potere che Rebecca ancora esercita sulla casa e sui suoi inquilini. Cerca di emularla nel modo di fare, di vestirsi, di parlare finendo in una spirale di ossessione e angoscia che la porta però a svelare come e perché è morta la sua “nemesi”.
Il racconto della vecchia balia – The Old Nurse’s Story
Si parla ancora di fantasmi ma questa volta vendicativi, con un testo appartenente alla letteratura gotica di età vittoriana, Il racconto della vecchia balia (The Old Nurse’s Story) di Elizabeth Gaskell, pubblicato nel 1852 sulla rivista letteraria di Charles Dickens Household Words.
![Il racconto della vecchia balia - Elizabeth Gaskell](https://sp-ao.shortpixel.ai/client/to_auto,q_glossy,ret_img,w_564,h_902/https://www.novagulp.it/wp-content/uploads/2024/10/IL-RACCONTO-DELLA-VECCHIA-BALIA.jpg)
L’anziana balia racconta ai bimbi di cui si prende cura la storia di come lei e la loro mamma, Rosamond, rimasta orfana da bambina siano state mandate a vivere nella fredda a cupa dimora del cugino, il Lord Furnivall. La casa è tetra, immensa, con numerose stanze a chiave, ricca di rumori sinistri e ritratti di famiglia celati. Spaventa le due nuove arrivate.
La storia della vecchia nutrice si infittisce di dettagli oscuri e sinistri con la visione del fantasma di una bambina che cerca di attirare la piccola Rosamond dritta tra le braccia della morte, ossia quelle di una donna che nascosta nel bosco vorrebbe cullarla. Pian piano ci viene rivelato che i fantasmi sono tre e sono tutti collegati con la signorina Furnivall. Chi sono queste presenze? Perché sono legate alla proprietaria di casa? Che cosa vogliono dalla balia e dalla giovane Rosamond? Leggete e lo scoprirete.
Abbiamo sempre vissuto nel castello – We Have Always Lived in the Castle
Dulcis in fundo, ecco la regina dell’orrore e del mistero poetico e raffinato, l’americana Shirley Jackson con Abbiamo sempre vissuto nel castello (We Have Always Lived in the Castle) del 1962. La maestra del brivido ha ispirato il re dell’horror Stephen King che nel suo romanzo l’Incendiaria (1980) le rende omaggio con una dedica “In ricordo di Shirley Jackson, che non ha avuto mai bisogno di alzare la voce”. Questa frase calza a pennello con il romanzo prima citato, che si sviluppa come il silenzio prima dell’arrivo di una tempesta. L ’atmosfera è sospesa, si vive sul filo del rasoio, in costante tensione che possa effettivamente accadere un qualcosa di tangibile che non arriva mai.
![Abbiamo sempre vissuto nel castello - Shirley Jackson lettura per Halloween](https://sp-ao.shortpixel.ai/client/to_auto,q_glossy,ret_img,w_564,h_845/https://www.novagulp.it/wp-content/uploads/2024/10/4f2dec10-1bd4-4e78-8d8c-b4a85bb5b278-683x1024.jpeg)
Il romanzo è narrato in prima persona dalla diciottenne Mary Katherine Blackwood che vive con sua sorella Constance e lo zio invalido, Julian, nell’imponente, ma malmessa, casa di famiglia circondata da un fitto bosco e quasi completamente isolata dal mondo al di fuori del massiccio cancello che protegge la dimora.
Le due sorelle vivono una vita tranquilla, fatta di piccoli gesti e rituali quotidiani come dedicarsi al giardinaggio o alla cucina e alla preparazione di piatti prelibati, ma dietro questa apparente quiete noi lettori siamo messi da subito a conoscenza del fatto che tutti gli altri membri della famiglia Blackwood sono morti avvelenati al tavolo da pranzo. La comunità è spaventata dalle due streghe di casa Blackwood, osservate meticolosamente, isolate e derise, fino all’arrivo improvviso del cugino Charles o l’Estraneo a detta di Mary.
Questi convince Constance che può avere una vita normale, ma è proprio il tentativo della ragazza di avere una vita normale a causare l’aumento della tensione tra i Blackwood e la gente del paese. La vita dei tre superstiti piomba allora in una spirale di inquietudine e follia, fino allo sgretolarsi della facciata di ordine, pulizia maniacale e perfezione, fino alla macabra scoperta del reale responsabile dell’omicidio Blackwood e della sorte dell’Estraneo.
Buona lettura!
Mi auguro che questi macabri e inquietanti consigli di lettura abbiano attirato in voi attenzione e curiosità per iniziare a leggerli e arricchire così di cangianti sfumature il vostro autunno e attendere con trepidazione l’arrivo dello spettrale e lugubre Halloween.
Alla prossima!
![Halloween trick or treat, dolcetto o scherzetto](https://sp-ao.shortpixel.ai/client/to_auto,q_glossy,ret_img,w_564,h_451/https://www.novagulp.it/wp-content/uploads/2024/10/Heidiroo.jpeg)