Facciamo un lungo sogno abbracciando questa Terra che amiamo alla follia.
Pubblicato per la prima volta dal 1987 al 1994 sulla rivista Hana to Yume di Hakusensha, Proteggi la mia Terra (titolo originale: Boku no chikyū wo mamotte) di Saki Hiwatari si è subito distinto per la complessità della sua storia, un coraggioso mix di elementi fantascientifici e di denuncia ambientalista, argomenti oggi più che mai attuali, che fanno da sfondo alle straordinarie vicende dei numerosi personaggi coinvolti.
Il manga è stato pubblicato per la prima volta in Italia da Planet Manga dal 1998 al 2000, godendo anche di una trasposizione in OAV che fu sin da subito un grande successo di pubblico, diventato un vero e proprio cult del genere.
Quali sono i misteri legati alle vite dei protagonisti? Qual è la verità nascosta dietro gli inquietanti scenari fantascientifici che l’autrice ci propone? Scopriamolo insieme in questa nuova recensione!
Proteggi la mia Terra, La trama
Arisu Sakaguchi è una liceale timida e introversa, dotata di una spiccata sensibilità che la porta addirittura a comunicare con le piante. Il suo vicino di casa, il vivace bambino Rin, a seguito di uno sfortunato incidente batte così forte la testa che al suo risveglio inizia a ricordare la sua vita precedente. Traumatizzata dall’accaduto, anche Arisu inizia ad avere strani sogni legati alla sua vita precedente, in cui rivive i ricordi all’interno di una stazione spaziale sulla Luna in cui è presente anche lo stesso Rin. Arisu cercherà di scoprire il vero significato che si cela dietro questi eventi, ma la verità potrebbe non essere piacevole come sembra.
I personaggi
Proteggi la mia Terra è caratterizzato da una forte impronta corale: l’autrice muove gli innumerevoli personaggi all’interno della storia intrecciando le loro vicende in modo sempre più profondo, riuscendo a mantenere sempre alta la tensione ad ogni colpo di scena. Ognuno di loro (sette protagonisti e sette reincarnazioni) è legato indissolubilmente alla Luna, satellite che guida le loro azioni passate e, man mano che i ricordi iniziano a riaffiorare, influenzerà anche le loro vite presenti. Amore, gelosia, violenza: sono questi i sentimenti che muovono l’intera narrazione, portando sempre di più il lettore a porsi domande e a cercare di sbrogliare la matassa che si trova tra le mani.
Arisu è la tipica adolescente giapponese dei suoi anni, sensibile e introversa, poco incline agli scontri verbali, che soffre e si chiude in sé stessa quando circolano pettegolezzi su di lei. Diversa è la sua controparte Mokuren, solare e anche un po’ civettuola, destinata sin dalla nascita a portare a termine un compito da cui dipende la salvezza di tutta l’umanità. Entrambe sono due facce della stessa medaglia, ma che, sebbene siano ognuna il riflesso dell’altra, mantengono distinte le proprie personalità.
Il giovane Rin, d’altro canto, viene assorbito completamente da Shion, l’entità che si risveglia in lui. Vicino a Mokuren e gli altri nella sua vita precedente, Shion è un uomo costantemente turbato e i suoi pensieri e le sue paure finiscono per riflettersi sullo stesso Rin. Le due personalità, perciò, non solo convivono nello stesso corpo di bambino, ma lottano per il sopravvento, corrompendo sempre di più il cuore e la mente del ragazzino.
La vera forza di Proteggi la mia Terra, perciò, sono proprio i personaggi, ognuno di loro caratterizzati da un solido background e da una tridimensionalità che raramente si riesce a donare a tutti i protagonisti di un’opera così complessa.
Il culto di Sarjarim
L’affascinante ambientazione spaziale che fa da sfondo ai protagonisti si fonde perfettamente con l’atmosfera di solenne sacralità dell’intera opera, in cui lo spettatore è trasportato all’interno del culto di Sarjarim, la divinità massima adorata nello spazio, e delle kicies, ovvero le persone designate a diffonderne gli insegnamenti. Mokuren, in quanto kicie-sarjarian, non può sfuggire al suo destino e alla solitudine che il suo status comporta, ma la sua volontà di affermarsi come essere umano la porterà a uscire nel mondo esterno e a combattere per la sua autoaffermazione.
La Luna e la Terra sono le vere protagoniste della storia: esse guidano le azioni dei protagonisti del passato e del presente, sconvolgendo le loro vite e portandoli a compiere ciò che il destino ha programmato per loro. La natura con i suoi cicli vitali, posta al centro del culto di Sarjarim, viene venerata e protetta, ma il rischio della sua definitiva distruzione spaventa l’umanità e ciò va fermato a ogni costo.
Interessante appare il contrasto della venerazione di un culto religioso all’interno della vita nello spazio che, data la presenza di una tecnologia incredibilmente avanzata, non permetterebbe la convivenza con una figura divina che guida le azioni degli uomini. Tuttavia è proprio sulla Terra che, nonostante la necessità di conforto e protezione, non esistono divinità salvatrici, ma solo l’egoismo degli uomini poco consapevoli della progressiva morte della natura sul pianeta. La dicotomia tra religione e tecnologia è senza dubbio uno degli aspetti più intriganti e meglio riusciti del manga.
Please Save My Earth
La nuova edizione di Proteggi la mia Terra presentata da Planet Manga racchiude i 21 volumi originali in soli 12 corposi volumi, corredati da sovraccoperta: il formato compatto rappresenta un buon compromesso qualità/prezzo, sebbene la presenza di qualche pagina a colori avrebbe impreziosito ulteriormente l’opera.
Proteggi la mia Terra è un capolavoro senza tempo che ancora oggi riesce a tenere i lettori incollati alle sue pagine, in cui personaggi indimenticabili vivono, soffrono e amano. Mescolando sapientemente passato e presente, azione e violenza, ma soprattutto amore per la vita e per la natura, Saki Hiwatari ci regala emozioni uniche, spesso dal sapore dolceamaro, ma incredibilmente potenti.
