L’amore non corrisposto nelle sitcom americane figlie di Friends

La storia della TV americana è ricchissima di serie comiche, che oltre ad aver avuto successo in patria hanno spopolato ovunque nel mondo, lo sappiamo. I ventenni e trentenni più sprovveduti potrebbero pensare che l’epoca d’oro di questo genere televisivo possano essere stati gli anni ’90, nei quali la regina di tutte le sitcom divenne lo show più seguito da milioni di affezionati: Friends!

La verità è che le serie TV comedy esistono praticamente da sempre, e hanno sempre avuto grande successo, ma forse, semplicemente, ci abbiamo fatto poco caso.

Si parla di serie come “I Robinson” e “8 sotto un tetto”, sitcom familiari trasmesse a partire dagli anni ’80, o addirittura di serie come “Happy Days”, riferimento per le famiglie degli anni ’70. Anche queste serie molto amate in Italia, oltre che negli USA, e che hanno dato vita al genere tanto apprezzato trasversalmente da un’intera generazione e non solo.

 

L’amore non corrisposto come genere televisivo

 

Se la televisione generalista degli anni ’70 e ’80 doveva accontentare l’intera famiglia, e fare immedesimare nei personaggi nonni, genitori e figli, le serie anni ’90 con Friends in testa davano spazio alle storie di ventenni e trentenni. La comicità naturale delle vite moderne di gioiosi e indipendenti ragazzi americani, aveva un tema molto ricorrente che le sitcom precedenti non avrebbero potuto avere: la sessualità.

In tutto questo, le dinamiche comiche di questo tipo di prodotti si concentravano su una tipologia specifica di sentimento, caro tanto ai ragazzi quanto alle ragazze, cioè l’amore non corrisposto. Il romanticismo e gli ormoni furono raccontati con grande leggerezza, riuscendo a conquistare chi viveva o avrebbe voluto vivere le stesse sensazioni dei protagonisti, e molte di quelle storie ancora oggi restano attuali.

 

Le sitcom figlie di Friends

Friends raccontava le vite di un gruppo di amici newyorkesi degli anni ’90. Tra gag sul mondo post adolescenziale dei quasi trentenni, e le bizzarre storie d’amore e di convivenza, la serie ci faceva scoprire come cambiavano i rapporti di coppia e di amicizia a cavallo tra ventesimo e ventunesimo secolo. La domanda che chi scrive si è posto più volte, da grande appassionato di comicità e serialità è: chi ha raccolto l’eredità di Rachel, Ross & company nelle serie comedy degli anni 2000?

La risposta è abbastanza semplice, ma non del tutto scontata. Lo show con il legame più diretto è senza dubbio How I Met Your Mother del 2005 (un anno dopo la chiusura di Friends). La seconda indiziata è sicuramente Scrubs del 2001, che in quanto serie “medica” potrebbe sembrare una variazione sul tema, ma ha tantissimi punti in comune con le precedenti. Last but not least, quella che da un punto di vista scenografico ci si avvicina di più: The Big Bang Theory del 2007.

 

L’amore non corrisposto in Friends

I personaggi di Friends erano perfettamente bilanciati. Tre uomini e tre donne, amici fin da giovani, che si ritrovano a vivere in due appartamenti sullo stesso pianerottolo. Le storie d’amore messe in scena dalle sapienti mani dei creatori David Crane e Marta Kauffman erano a volte grottesche e a volte super romantiche, ma la loro potenza stava nel grandissimo desiderio dei personaggi, spessissimo delusi dal rifiuto.

Come nella vita reale, a turno entrava nelle vite di Joy, Phoebe, Monica e Chandler la nascita di un sentimento che li avrebbe portati ad amarsi, o odiarsi, o provare pena per l’altro, dentro storie d’amore ordinarie ma incredibili allo stesso tempo (come lo è ogni storia d’amore per chi la vive). Discorso a parte va fatto per Rachel e Ross, i due veri protagonisti, quelli col rapporto più complicato, pronti a vivere una vera e propria epopea sentimentale.

Senza spoiler per quelle 6 persone al mondo che non l’hanno ancora vista, parafrasando Max Pezzali, mi chiedo:

“La regola dell’amico non sbaglia mai?”

 

How I Met Your Mother, l’amore dei millennial

 

Senza fare polemiche inutili sul finale di cui non è necessario fare spoiler, va spiegato il legame quasi parentale tra i due show televisivi, che partono da presupposti davvero simili. Mettiamola così: in How I Met Your Mother gli anni ’90 sono finiti, ma la voglia di vivere una vita libera e piena di emozioni resta per tutti i cinque personaggi principali della serie.

Ted è il classico ragazzo dall’innamoramento facile che a New York, nel bar che frequenta assieme ai suoi storici amici – Marshall, Lily e Barney – incontra spesso i motivi delle sue gioie e i suoi dolori amorosi. La storia più incredibile Ted l’avrà con Robin: una giornalista di origine canadese incontrata per caso, che farà diventare pazzo il nostro eroe, e che vedrà lei entrare a far parte dello scanzonato gruppo di amici tra mille peripezie.

Il rapporto tra Ted e Robin è il classico caso in cui due fidanzati diventano amici, ma non lo saranno mai fino in fondo. Come per Rachel e Ross, ma con un colpo di scena finale.

 

Scrubs: l’amore dei medici ai primi ferri

 

La serie TV Scrubs, non è la classica serie medica in stile E.R. o Grey’s Anatomy, perché pur essendo ambientata in un ospedale il focus principale è sulle vite di un gruppo di quattro amici. I personaggi di questa serie sono incredibilmente caratterizzati, e raccontano tutti una fase diversa della vita, un diverso sentimento, un diverso punto di vista sulle cose del mondo. Ma i temi principali restano i rapporti interpersonali, l’amicizia e l’amore.

In particolare Bill Lawrence, il creatore della sitcom, ha voluto mettere a confronto due storie d’amore classiche, ma anche molto diverse. Turk e Carla sono due fidanzati modello, senza mai un ripensamento (il classico colpo di fulmine che dura una vita), mentre JD ed Elliot rappresentano la coppia di eterni indecisi, sognatori e poco pragmatici.

L’amore di cui si parla in Scrubs è ancora più vero di quello che abbiamo visto negli altri show, ma il modo di raccontare i rifiuti tra amanti, le gelosie, e tutto il resto, è quasi fanciullesco e a tratti delirante, ma allo stesso tempo potente e drammatico. Voto 10 e lode.

 

The Big Bang Theory e l’amore ai tempi dei NERD

 

Quella dei due appartamenti sullo stesso pianerottolo l’avevate già sentita? Questo è il principale elemento in comune tra Friends e The Big Bang Theory; ingrediente principale per cucinare a puntino i personaggi desiderosi d’amore della serie.

In questo caso i dirimpettai sono mischiati in modo improbabile: in un appartamento due ricercatori di fisica dell’università della California, Sheldon e Leonard e nell’altro Penny, bellissima cameriera e aspirante attrice. La tesi folle della serie, che racconta l’amicizia e l’amore tra persone distantissime culturalmente e umanamente, è che lo stereotipo della svampita e bellissima provinciale possa innamorarsi del NERDissimo e privo di autostima ragazzotto che ha passato la sua intera esistenza sui libri e a combattere i bulli.

Nella vita reale tutto questo era improbabile fino a qualche anno fa, ma oggi, anche grazie a The Big Bang Theory, non è più così folle.

 

E adesso?

Ciò che un osservatore mediamente attento potrà notare è che di serie come queste, ai tempi di Netflix, Amazon Prime e Disney Plus non se ne fanno così tante. L’amore è diventato un fatto di algoritmi, swipe up e messaggi in DM, forse più difficile da narrare e spiegare al grande pubblico.

Per i nostalgici dei sentimenti vintage però queste serie sono ancora nei database dei servizi di streaming, e sono tra i prodotti più visti in assoluto di tutti i cataloghi online. Serie amate da ragazze e ragazzi per la loro schiettezza e aderenza alla realtà, pur con uno sguardo comico e paradossale sugli aspetti più ridicoli dei rapporti interpersonali, oggi sono impossibili da realizzare.

Noi continueremo a guardarle ed amarle.

Glenn Cooper

Intervista a Glenn Cooper

Premessa e ringraziamenti Per i nostri lettori, grazie alla cortesia del noto scrittore Glenn Cooper e della Casa Editrice Nord, siamo onorati di presentarvi alcune

Leggi »