2019 – Dopo la caduta di New York

2019 – Dopo la caduta di New York è un film di fantascienza italiano del 1983, diretto da Sergio Martino.

La storia è ambientata nell’anno 2019, la Terra è stata sconvolta 20 anni prima da una guerra atomica, scatenata e vinta dalla monarchia Eurac. Le radiazioni hanno portato la razza umana sull’orlo dell’estinzione. Nel frattempo la confederazione panamericana fa una scoperta eccezionale, esiste un’ultima donna fertile e si trova a New York. Per salvare la ragazza la confederazione invia Parsifal (Michael Sopkiw), suo ex membro, nella città per salvare la ragazza prima che sia catturata dagli Eurac.

In cambio avrà un posto su una nave interstellare diretta su Alfa Centauri, verso un pianeta simile alla Terra. Il nostro eroe potrà contare sull’aiuto di altre due persone della Federazione, Russell (Romano Puppo) e Bronx (Paolo Maria Scalandro). I tre avventurieri dovranno passare attraversare le fogne di New York, per superare indenni l’esercito Eurac e affrontare molti ostacoli prima di arrivare alla ragazza.

 

Parsifal
Il protagonista Parsifal

 

Il film nasce in un periodo, i primi anni ottanta, in cui il cinema di genere italiano stava lentamente scomparendo, a causa del divario tecnico sempre più profondo con il cinema U.S.A. Nonostante si tratti di una produzione a basso budget, la pellicola è realizzata con impegno, e dove non arrivano i soldi ci pensa l’ingegno a sistemare le cose. A testimonianza di ciò, lo scenografo Antonello Geleng per realizzare i grattacieli distrutti di New York ha utilizzato delle semplici cassette di frutta: le ha prima bruciate e poi colorate di nero, un’idea economica ma visivamente efficace.

 

scenografie new york
Una spettrale New York

Il post-apocalittico all’italiana

Sergio Martino è uno dei più importanti registi del nostro cinema di genere. Nel corso della sua carriera ha spaziato tra i generi più disparati, passando dalla commedia (L’allenatore nel pallone) al thriller (Lo strano vizio della signora Wardh), e al western (Mannaja). Una carriera ricca di grandi successi di pubblico ma spesso bistrattata dalla critica.

Nel 1983 si cimenta con la fantascienza, un genere poco sfruttato in Italia a parte alcune eccezioni: il film è appunto 2019 – Dopo la caduta di New York, ed è frutto di una co-produzione italo-francese, ma girato principalmente in Italia; le parti ambientate nel deserto sono state filmate invece in America, nella Monument Valley. La sceneggiatura è firmata dallo stesso Martino, da Gabriel Rossini e sopratutto da Ernesto Gastaldi, prolifico sceneggiatore e grande appassionato di fantascienza.

2019 come si può intuire nasce sulla scia del successo di “1997 – Fuga da New York” di John Carpenter. Le due pellicole condividono lo scenario di una New York anarchica e ricca di pericoli. Le varie bande che popolano la città si ispirano invece a “I guerrieri della notte” di Walter Hill; altra opera di riferimento è senza dubbio “Mad Max 2” di George Miller, da cui Martino riprende le ambientazioni desertiche e un’umanità in preda al caos. Tutti questi elementi provenienti da vari film di successo sono combinati creando una storia intrigante e godibile per tutta la sua durata.

 

Sergio Martino
Il regista Sergio Martino

 

Il cast di buon livello include ottimi caratteristi come Romano Puppo e attori più famosi come l’inglese Edmund Pudrom (interpreta il presidente della confederazione panamericana). A spiccare su tutti a mio modesto parere è George Eastman nel ruolo di Big Ape, capo di una banda di esseri mutanti, metà uomo e metà scimmia.

 

Un cinema che affascina ancora oggi

2019 – Dopo la caduta di New York merita una riscoperta perché si tratta di un film di fantascienza italiano più che dignitoso. Da un punto di vista tecnico è realizzato egregiamente, i modellini funzionano, così come i costumi e le scenografie. Al suo interno contiene anche delle riflessioni non banali sulla crudeltà dell’uomo. L’aspetto più interessante, che rende questa pellicola originale rispetto ad altre simili, è rappresentato proprio dall’idea dell’ultima donna fertile della Terra; questo espediente sarà ripreso molti anni dopo da Alfonso Cuarón ne “I figli degli uomini”.

Tra gli ammiratori di Martino figura anche Quentin Tarantino, che ha inserito 2019 nella lista dei suoi film preferiti. Nel corso degli anni quest’opera ha raccolto a sé una grande schiera di fan, tra cui il noto youtuber Synergo, che racconta in un suo video l’amore che prova verso la pellicola. Se siete incuriositi, pochi mesi fa è uscita un’edizione speciale dvd a 2 dischi del film, con la versione restaurata e integrale e tanti contenuti speciali.

 

dvd dopo la caduta di new york
La copertina dell’edizione speciale del film