L’eredità culturale delle W.I.T.C.H.

C’è stato un periodo in cui l’editoria italiana pubblicava i più svariati prodotti basandosi su personaggi Disney più famosi e scrivendo storie originali in cui renderli protagonisti. Basti pensare a opere come Paperinik, nato nel 1969 su suggerimento di Elisa Penna a Guido Martina che si occupò dei testi e con Giovan Battista Carpi ai disegni, che ancora oggi è annoverato tra i maggiori successi del panorama fumettistico italiano per ragazzi.

Tuttavia, fu nel 2001 che The Walt Disney Company Italia portò alle stampe uno dei fumetti più iconici di sempre e che aprì la strada ad una lunga serie di opere (più o meno riuscite) che ne seguirono le orme: stiamo parlando di W.I.T.C.H.

W.I.T.C.H. nasce dalla fantasia di Elisabetta Gnone, autrice di numerosi opere per ragazzi, come la saga letteraria di Fairy Oak (2005), che già dalla fine degli anni ’90 aveva in mente di creare un universo tutto femminile di eroine che combattono contro il male. Alessandro Barbucci e Barbara Canepa si occuparono rispettivamente del character design e del colore, dando vita alle potenti cinque streghette che fecero sognare un’intera generazione.

L’opera venne serializzata mensilmente dal 2001 al 2012 in un totale di 139 volumi. Sebbene riuscì a mantenere una qualità costante nel tempo, si iniziò ad avvertire una certa “stanchezza” dal punto di vista della sceneggiatura, che portò alla sua conclusione dopo più di dieci anni di pubblicazione. Nonostante questo, W.I.T.C.H. ha accompagnato nella crescita diverse generazioni che, grazie alle numerose ristampe della serie (l’ultima risale al 2021 in occasione del suo ventesimo anniversario, edito da Giunti Editore), hanno avuto la possibilità di apprezzare un fumetto che sembra non aver risentito del tempo che passa.

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Se vi state chiedendo perché le W.I.T.C.H. abbiano avuto un così grande impatto sulle ragazze (ma non solo) dell’epoca, non vi resta che scoprire i segreti del loro successo!

W.I.T.C.H., la trama

Will Vandom è una ragazzina di 14 anni che si trasferisce nella ridente cittadina portuale di Heatherfield con sua madre. Preoccupata per una serie di strani sogni che le invadono la mente tutte le notti, Will capisce che qualcosa di strano e inspiegabile sta accadendo alla sua vita.

Durante il suo primo giorno nella nuova scuola, fa amicizia con Taranee Cook, Cornelia Hale, Irma Lair e Hay Lin Lin, anche loro vittime degli stessi fenomeni che tormentano Will. Insieme, le cinque amiche scoprono di essere dotate di poteri legati agli elementi della natura che le rende Guardiane della Muraglia, ovvero protettrici della barriera che separa il mondo umano dal Metamondo, governato dal malvagio principe Phobos. Con l’aiuto del Cuore di Kandrakar, fonte del loro potere e custodito da Will, combatteranno per evitare che i due mondi collidano tra di loro e che il male distrugga ogni cosa.

I personaggi

Le protagoniste di W.I.T.C.H. sono cinque adolescenti che, come tutti i loro coetanei, vanno a scuola, si innamorano e si arrabbiano con i genitori. La scoperta di avere poteri sovrannaturali cambia improvvisamente la loro vita, mettendo loro davanti la realtà di un mondo in ribellione, ovvero quello di Meridian, capitale del Metamondo e la responsabilità di mantenere saldo il fragile equilibrio dell’universo che le circonda. La loro amicizia è il valore più importante e questo costituisce il loro più grande potere.

Will è un’adolescente forte e a volte un po’ irascibile. Vive con sua madre ed è appassionata di nuoto, che pratica a livello agonistico. Ama gli animali e ha la capacità di parlare con gli elettrodomestici. Il suo potere è l’energia derivata del Cuore di Kandrakar che governa su quello delle quattro compagne, rendendola così leader indiscussa del gruppo.

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Irma è una ragazza dall’innato senso dell’umorismo, oltre che di un sarcasmo pungente che la porta spesso a finire nei guai. Il suo idolo è la cantante Karmilla, che un giorno spera di vedere in concerto. Proprio come l’acqua, il potere donatogli dal Cuore, ha una personalità indomabile.

Taranee è la più timida del gruppo. La sua insicurezza la potrebbe far sembrare debole agli occhi degli altri, ma in realtà nasconde una grandissima forza interiore. Da Guardiana, la sua pazienza tende a esaurirsi in fretta e questo la rende impetuosa come il fuoco, il suo potere.

Cornelia, ragazza di buona famiglia e amante del pattinaggio sul ghiaccio, è testarda e spesso finisce per litigare con le altre. Anche se all’apparenza sembra fredda e distaccata, tiene alle sue amiche in maniera viscerale. La sua volontà è la più solida, proprio come le radici che scaturiscono dal potere della terra.

Hay Lin è energica e creativa, ama disegnare e crede fermamente nell’esistenza degli alieni. Lavora spesso nel ristorante dei suoi genitori e nel tempo libero cuce abiti da indossare in maniera originale. Ha un carattere dolce e a volte fragile, ma non per questo si perde d’animo. Come il potere dell’aria, la sua leggerezza è tale da renderla sfuggente, ma anche potente come un tornado.

Ognuna di loro possiede una personalità ben definita e ciò conferisce ai personaggi una forte tridimensionalità. Come tutti gli adolescenti, anche loro finiscono per scontrarsi a causa di dissapori e idee opposte, ma insieme riescono a superare ogni avversità imparando dai propri sbagli.

Se le cinque protagoniste risultano profondamente caratterizzate, non sono da meno anche i principali antagonisti che si dimostrano altrettanto sfaccettati, interrompendo la catena di stereotipi che vorrebbero i villain dei fumetti per ragazzi esclusivamente bidimensionali, malvagi e senza alcuna umanità. In particolare, figure come quella di Cedric, fidato servitore del principe Phobos, rivelerà la sua natura ambigua in più occasioni, ma non mancherà di sorprendere grazie alla profondità che acquisirà nel corso della storia.

I personaggi secondari si dimostrano all’altezza di quelli principali e sono spesso decisivi ai fini della storia. La loro presenza arricchisce ancora di più la fitta trama che si intesse volume dopo volume, a partire dai “boys” delle W.I.T.C.H. fino ai bulli della scuola, diventando elementi essenziali di crescita all’interno del loro percorso di vita.

Iconico è senza dubbio il character design, fresco e innovativo, molto lontano dalle solite produzioni italiane dell’epoca e più vicino stilisticamente a quello dei manga. Ciò è visibile a partire dall’impostazione delle tavole e delle copertine, nonché dal modo di raffigurare le cinque streghe e i loro poteri.

Somiglianze più o meno marcate si possono riscontrare soprattutto con opere come Sailor Moon o altri manga con protagoniste ragazze magiche (da cui sicuramente hanno preso ispirazione), ma la qualità del design e l’attenta cura alle loro caratteristiche fisiche e psicologiche, ne fanno un prodotto con una forte personalità, valido e apprezzabile su più livelli.

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Le potenza della storia

Sebbene sia pensato per un pubblico molto giovane, W.I.T.C.H. riesce a proporre una trama semplice ma avvincente, con picchi narrativi che sorprendono ancora oggi a distanza di più di vent’anni dalla prima uscita. Tutte le saghe, dalla prima all’ultima, vengono mostrati una varietà di temi che spaziano da quelli tipicamente adolescenziali, come i primi amori e il conflitto con la famiglia, a quelli più complessi e maturi, come il dovere e la lotta alle oppressioni. L’originalità delle storie, unita alla bellezza di ogni tavola di fumetto, rendono ancora più imponente lo scenario che in ogni volume si rinnova e non risulta mai banale.

La qualità della sceneggiatura e dell’intero concept narrativo e artistico hanno sancito il successo di W.I.T.C.H. non solo in Italia, ma soprattutto all’estero, pubblicato in più di 70 paesi. Numerosi sono stati i prodotti ispirati al fumetto originale, come ad esempio un serie manga in due volumi disegnata da Haruko Iida dal 2003 al 2004 per Kadokawa Shoten, e una serie animata del 2004 composta da due stagioni trasmessa anche su Mediaset Italia 1. La varietà di prodotti incentrata intorno alle cinque eroine, come merchandising, prodotti di cartoleria, magazine e accessori ne fecero un vero e proprio fenomeno di massa, tanto da poterlo considerare uno dei più grandi successi italiani a livello internazionale nel panorama della nona arte.

L’eredità culturale di W.I.T.C.H.

In un periodo in cui si cerca di creare opere in cui essere inclusivi a tutti i costi (generando anche una serie di polemiche spesso artefatte), W.I.T.C.H. si presenta come un’opera all’avanguardia già ai suoi tempi, riuscendo a includere in maniera del tutto naturale e spontanea la presenza delle culture di appartenenza non solo delle protagoniste, ma anche dei personaggi di contorno.

L’eredità culturale che le cinque ragazze magiche hanno lasciato è dunque rappresentato da solidi valori come amicizia e amore, ma anche diversità e accettazione che assumono grande importanza nella vita di chi è cresciuto insieme a loro, abbattendo stereotipi di ogni genere.

Conclusioni

W.I.T.C.H. rappresenta un intero mondo fatto di magia, amato da un’intera generazione di ragazze che hanno trovato nei personaggi dei veri e propri compagni di vita le cui storie hanno fatto sognare e soffrire, ridere e piangere.

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Nonostante il tempo che passa, mantiene intatta la sua essenza: leggere le pagine di W.I.T.C.H. per i nuovi lettori sarà come avventurarsi in un mondo tutto da scoprire, mentre per i lettori storici sarà come far nuovamente visita a delle amiche di vecchia data.