John Gwynne: L’autore che unisce il passato e il presente nell’epic fantasy

Avete mai provato quella sensazione di “insaziabilità” della lettura? Un attimo prima non sapete che state intraprendendo un viaggio e un attimo dopo siete talmente legati ai personaggi che vi risulta impossibile staccare gli occhi dal libro.

John Gwynne è un maestro esperto di quest’arte e si è forgiato da solo per svilupparla, trovando il sostegno di amici e familiari che non manca mai di ringraziare in quanto prolifico autore e innovatore del genere fantasy contemporaneo; definirlo un vichingo, per quanto potrebbe giovarlo, risulterebbe offensivo agli occhi dei lettori. Quindi ci limiteremo a chiamarlo un uomo che adora esaltare le antiche pratiche nei tempi moderni.

 

Un breve sguardo all’autore 

 

John Gwynne
John Gwynne

 

 

Con una carriera variegata che spazia in diversi settori e coronata dalle sue passioni – come suonare il contrabbasso in una band rock’n’roll e la rievocazione storica – ha accumulato una serie di esperienze che hanno contribuito a plasmare la sua creatività, dandogli la facoltà di comprendere la prospettiva di ognuno dei suoi personaggi, sia esso un re, uno jarl o un garzone da taverna.

Gwynne nasce a Singapore e ha l’occasione di viaggiare molto durante la sua vita; oggi risiede nell’East Sussex con la sua famiglia e un assortimento di animali, tra cui cani, che come lui stesso ammette scherzosamente, pensano di essere i suoi padroni, un cavallo e un agnello convinto di essere un cane.

John non è solo un autore, ma come accennato, è anche un appassionato rievocatore di combattimenti storici norreni. Attraverso questa pratica gioisce nel combattimento con la lancia, la spada e lo scudo. Coinvolge i suoi figli e gli amici che condividono la stessa passione per queste attività che fondono storia, sport e performance. Mike Evans, esperto nel campo, è sempre pronto ad aiutare, consentendo allo scrittore di riprodurre perfettamente armi, dettagli e tattiche.

Gwynne unisce il passato e il presente nella sua narrativa, portando l’amore per la storia e la mitologia nella sua scrittura. Con il suo mix unico di avventura epica, personaggi ben definiti e un mondo ricco di dettagli, conquista il cuore dei lettori di tutto il mondo. Una sola richiesta ci sentiamo di fargli: non smettere mai!

 

Uno scoglio magistrale

 

 

Il suo romanzo d’esordio, “Malice” viene pubblicato in larga scala per la prima volta nel 2012, catturando l’attenzione di molti appassionati di fantasy. Si tratta del primo tassello della tetralogia intitolata “The Faithful and the Fallen” che compone un quadro quasi perfetto…  quasi perché sfortunatamente la lettura del primo libro può risultare molto complessa per molti lettori in erba che si avvicinano al genere, una critica a cui l’autore si è abituato e che ha accolto per non cadere mai più negli errori da debuttante.

Nonostante le amare sfumature Malice resta un romanzo dalle splendide qualità narrative. È evidente per chiunque, una volta arrivati al terzo titolo, quando ci si è letteralmente affezionati a molti dei protagonisti del nuovo maestro del pov, che si rimpiangerà la tranquillità e la serenità dei primi capitoli, evocando nella mente ricordi di un’infanzia lontana e di mondi pacifici. Dal secondo libro, la tensione narrativa compone una spirale magnetica sempre più attraente, e per comprendere appieno quanto sia potente la sua forza, non vi resta che sperimentarla. Quindi, armatevi di pecunia e recuperate i libri di John.

 

Critica e premi

 

David Gemmell
L’autore David Gemmell

 

Grazie ad una critica non sempre favorevole, ma che ha saputo cogliere l’originalità dell’autore, con Malice Gwynne si è meritato il prestigioso David Gemmell Morningstar Award come Miglior debutto Fantasy dell’anno. Questo è stato solo l’inizio di una serie di successi, ottenuti con i restanti tre libri della prima serie, che gli hanno garantito ad ogni uscita la nomina al David Gemmell Legend Award.

Questo premio letterario venne istituito nel 2009 in onore dello scrittore britannico David Gemmell, famoso per i suoi romanzi di genere fantasy epico. Gemmell è conosciuto per opere come Legend, Waylander e The Drenai Saga. Il riconoscimento è dedicato alla sua memoria e celebra il miglior romanzo di fantasy dell’anno: viene assegnato annualmente attraverso una votazione aperta al pubblico su una lista di opere nominate. Oltre al premio principale esiste anche una categoria dedicata ai nuovi talenti emergenti, chiamata Morningstar Award, che se siete avidi ricercatori di novità vi invitiamo ad osservare.

Dunque, la prima saga di Gwynne compone un’epopea che non teme rivali, ma come si può spiegare che l’autore sia passato quasi inosservato sugli scaffali delle librerie italiane? Poca pubblicità? Una sfortunata scelta nell’editore? Sempre in Italia, il successo è giunto e si è quasi totalmente limitato alla fortunata collaborazione con Audible, mentre all’estero i libri di John fioriscono in centinaia di collezioni di appassionati e fedeli fan.

 

John Gwynne: Insaziabile creatore di mondi

 

Terre esiliate
Le Terre Esiliate

 

 

Per chi è alle prime armi e si trova ad affrontare gli innumerevoli termini tecnici da nerd patentato; sapete cosa significa worldbuilding? Si tratta di un concetto semplice non quanto la sua messa in pratica. Il nome suggerisce già il suo significato: il “worldbuilding”, o costruzione del mondo, è il processo creativo attraverso il quale gli autori di opere di narrativa, soprattutto nei generi fantasy, fantascienza e fantastico, sviluppano e delineano dettagliatamente l’ambientazione in cui si svolgono le loro storie. Questo processo coinvolge la creazione di mondi immaginari che siano credibili, coerenti e ricchi di dettagli, elementi culturali, storici, geografici, politici e sociali.

Gwynne non si è mai adagiato sugli allori dopo il successo iniziale. Nonostante avesse già presentato un insieme di scenari che potevano colmare più di una dozzina di libri, ha continuato ad approfondire ed espandere il mondo a cui aveva dato origine, portando avanti la sua visione del fantasy, dimostrando che è ancora possibile, nel secondo decennio del nuovo millennio, rielaborare la mitologia e ideare worldbuilding in grado di proiettare i lettori in universi da favola. Più recentemente lo ha fatto con il primo libro della nuova serieThe Bloodsworn Saga“, “The Shadow of the Gods“, ispirato alla mitologia norrena, e il seguito della trilogiaThe Hunger of the Gods“.

Ma facciamo un passo indietro: la saga che segue e chiude alcune delle vicende rimaste aperte in The Faithful and the Fallen acuisce incredibilmente il dramma, un compagno costante e progressivo nei suoi racconti. In “Of Blood and Bone“, Gwynne insegna ancora una volta che per quanto il bene e il male esistano, la cesura netta fra di essi è più blanda di quanto possa apparire, e che le sfumature di grigio possono diluirsi incredibilmente fra azione, intrighi e sentimento.

È importante tenere a mente che tutti i lavori di Gwynne non sono mossi dal mero guadagno, ma piuttosto dalla passione e dall’amore. Per questo lasciano il segno e assolvono nell’obiettivo principale: non sarete in grado di contare le pagine chiuse d’impeto per la rabbia o le lacrime versate per una perdita che vi peserà terribilmente sul cuore. Questo non è solo un disclaimer per gli empatici, ma una nota importante per coloro che decideranno di leggere queste saghe.

 

Condoglianze

L’unica pausa che John si è concesso è dovuta alla recente scomparsa della sua adorata figlia Harriet, la musa ispiratrice dei suoi romanzi. I fan su blog e pagine dedicate si sono uniti al lutto, così come ancor di più gli amici. Tutti hanno pazientemente atteso che lo scrittore e la famiglia si riprendessero da questa grave perdita. Nonostante il ritardo, ci teniamo a dedicare un pensiero a una ragazza d’oro, rammaricandoci di non averla potuta conoscere. La ringraziamo, perché è grazie a lei che suo padre ha dato vita a personaggi indimenticabili che racchiudevano sfaccettature della sua personalità.

Dietro le scure nuvole di un dolore incolmabile, scorgiamo una luce e facciamo anche gli auguri per la nascita del nuovo membro della famiglia Gwynne, Iris, la nipotina di John, a cui auguriamo un felice futuro.

 

Una guida per le Terre dell’Esilio

Le prime due saghe di John sono ambientate nelle “Terre dell’Esilio”, dove angeli e demoni si battono in una guerra senza fine su più piani della realtà. Se sei un appassionato di epic fantasy e hai amato “A Song of Ice and Fire” di George R.R. Martin, o “Malazan Book of the Fallen” di Steven Erikson, allora questi libri fanno per te. Ecco tutto quello che devi sapere se stai per avventurarti in questo nuovo mondo.

In molte opere, il conflitto tra il divino e il demoniaco è un tema ricorrente, pensate ad esempio ai romanzi di Robert Jordan o Stephen R. Donaldson. Nelle Terre Esiliate, lo scontro si svolge in un paesaggio che richiama fortemente l’idea di un paradiso perduto, ormai nel cuore del feudalesimo. Inizialmente, gli schieramenti appaiono chiari: i Ben-Elim sono gli angeli, portatori di luce, mentre i brutali Kadoshim sono gli araldi delle tenebre e della morte.

Tuttavia le cose non sono così semplici. I Ben-Elim sanno essere governanti brutali, e i seguaci umani spesso ne pagano il prezzo. Dall’altra parte, i demoniaci Kadoshim possono offrire il premio più allettante per ogni servo, la libertà. La conflittualità sarà una compagnia onnipresente: cosa è giusto e cosa è sbagliato? Temo che nemmeno John in alcuni passaggi saprebbe dirvelo con chiarezza, per quanto bravo è stato a farci capire che la verità è sempre molto complessa.

La tetralogia “The Faithful and the Fallen” introduce i lettori in un mondo di antichi misteri, eroi coraggiosi e una lotta eterna tra luce e oscurità. La serie segue Corban, un giovane determinato a diventare un guerriero e proteggere le Terre Esiliate dalle forze delle tenebre.

La trilogia successiva, intitolata “Of Blood and Bone“, si svolge un secolo dopo gli eventi della tetralogia originale. Qui i lettori incontrano Drem e Riv, entrambi portatori di segreti che cambieranno per sempre il destino delle Terre Esiliate. Trema la pelle al solo pensiero di quanto di più ci sarebbe da dire ma è impossibile farlo senza spoilerare dettagli salienti, sappiate solo che sarete soddisfatti, se così non fosse vi invitiamolo a farcelo sapere qui sotto o con una mail.

 

Una felice sorpresa

 

The hunger of the gods

 

The Bloodsworn Saga” è stato un vero e proprio colpo di fulmine. Mentre i lettori si preparavano a concludere il loro viaggio nelle Terre Esiliate, sulle pagine dei blog iniziarono a circolare voci riguardanti una nuova saga, alimentate dai messaggi enigmatici dell’autore. Quando finalmente la notizia venne confermata, l’entusiasmo fu palpabile, ma sotto la superficie si nascondeva un senso di malinconia per l’addio forse definitivo al mondo a cui si erano tanto affezionati.

Tuttavia, i fan hanno presto appreso che John non avrebbe mai deluso le loro aspettative. Non solo lo scrittore ha dimostrato di essere maturato professionalmente, ma anche questa terza saga si è rivelata altrettanto coinvolgente, se non addirittura migliore delle precedenti. Non intendiamo guidarvi attraverso le terre di Vigrid, ma vi invitiamo piuttosto a esplorare i canali ufficiali dell’autore o a immergervi nel coinvolgente fandom che speriamo continui a crescere. Se siete amanti dei vichinghi e delle narrazioni avvincenti, “Shadow of the Gods“, “Hunger of the Gods” e “The Fury of the Gods” sono i libri che fanno per voi…  e chissà cosa ci riserverà il futuro, noi siamo già ansiosi di scoprirlo.