Nova Gulp al Salone del Libro di Torino 2025

Anche quest’anno il Salone del Libro di Torino si è concluso tra polemiche e bookhaul sui social. Secondo anno sotto la direzione di Annalena Benini, la manifestazione dedicata alla letteratura e al libro in ogni sua forma continua a far parlare di sé. Cinque giorni, 231.000 visitatori, dei quali il 49% under 35, 977 spazi espositivi, 70 sale, oltre 2.500 eventi al Lingotto e 800 sul territorio con il Salone Off.

Il Salone del Libro continua a migliorare: si è consolidato lo spazio del padiglione 4 come area dedicata alla formazione, sperimentazione e scambio generazionale, è stata fatta una implementazione dei servizi, raddoppiati i servizi igienici, riorganizzate le biglietterie per offrire un flusso più scorrevole delle code, aggiunti degli spazi relax per sopperire alla mancanza di panchine, e quest’anno ho avuto la sensazione che fossero presenti più fontanelle per riempire le borracce (a eccezione di una “fantasma” segnata nella mappa ma non presente in loco).

 

Salone del Libro di Torino 2025 Le parole tra noi leggere

 

Salone del Libro 2025: Le parole tra noi leggere

Il tema della XXXVII edizione del Salone evoca la possibilità costante dell’incontro, il tentativo di entrare in contatto usando le parole per conoscere, raccontare, scambiare idee e offrire spazi di dialogo su qualsiasi tema. Il manifesto è stato realizzato dall’illustratrice e animatrice Benedetta Fasson, e racconta un momento di intimità tra due figure che si abbracciano, trasmettendo il valore della connessione. L’ambientazione semplice e accogliente è un posto dove ci si può sentire liberi di essere se stessi. Le parole scorrono, a volte profonde, a volte leggere, si intrecciano e costruiscono legami e accoglienza. Sono potenti, delicate, veicoli di sapere, emozioni, storie di vite.

 

Parole dall’arte al cinema, dalla leggerezza al crescere

La programmazione delle otto sezioni ha garantito un’importante varietà delle proposte e dei contenuti degli incontri, portando al Salone del Libro ospiti di rilievo nazionale e internazionale per restituire uno sguardo complesso e sfaccettato sul mondo. La sezione Arte, a cura di Melania G. Mazzucco, ha accompagnato in un percorso dedicato all’arte da leggere, ma anche da vivere, inventare e promuovere. Il percorso di Cinema, a cura di Francesco Piccolo, ha fatto incontrare chi il cinema lo fa, lo pensa, lo produce e lo scrive, e similmente Editoria a cura di Teresa Cremisi ha ripreso il ciclo di conversazioni sul tema.

Leggerezza, a cura di Luciana Littizzetto, è stato un balsamo per ammorbidire il presente e ha messo in luce la scrittura che risolleva e fa sorridere. Informazione, a cura del direttore del Post Francesco Costa, ha interpretato gli eventi del mondo insieme a esperti del giornalismo italiano e internazionale. La nuova sezione Crescere, a cura dello psicoterapeuta Matteo Lancini, si è occupata della scoperta ed evoluzione dei sentimenti piacevoli o disturbanti che accompagnano la crescita, delle difficoltà e sofferenze delle nuove generazioni e della complessità dell’essere genitore oggi. Alessandro Piperno, curatore della sezione Romanzo, si è interrogato sui “capolavori” letterari, quei libri-faro a cui torniamo spesso e volentieri.

 

Romance e Pop Up

Ultima ma non ultima, la sezione Romance a cura di Erin Doom ha indagato l’aspetto emotivo delle opere, sentimenti, esperienze ed espressione individuale. Tra nasi storti e fan, è innegabile che il romance si stia affermando sempre maggiormente come fenomeno editoriale, e tra le novità dell’edizione 2025 spicca appunto il Romance Pop Up, uno spazio inaugurato nelle undici sale dell’Uci Cinema del Centro Commerciale del Lingotto dove 3.600 lettrici hanno incontrato 52 autrici durante appuntamenti di firmacopie e meet and greet. Una scommessa partita dall’ascolto del pubblico, romance e non, che ha permesso di accontentare i fan di questo genere letterario senza togliere spazi e possibilità di incontri a lettori e lettrici di altri generi.

 

Romance Pop Up al Salone del Libro di Torino 2025

 

I “nerd” iniziano a conquistare il Salone?

Il fumetto

Continua la crescita del fumetto, un linguaggio capace di raccontare ogni tipologia di storia: dalle biografie dei più grandi personaggi del nostro tempo fino alle inchieste giornalistiche, passando per il memoir, la fiction e la divulgazione. Il successo del fumetto all’interno del Salone del Libro continua a passare per l’importante ridefinizione identitaria della nona arte. Tantissimi gli appuntamenti sold out nella Sala del Fumetto: dalla Saga di Paperon De’ Paperoni all’omaggio di Novecento di Baricco, passando per i settantacinque anni dei Peanuts, i sessanta della rivista Linus, e l’immancabile Zerocalcare.

 

E il fantasy?

Sono stati diversi gli incontri dedicati al genere ancora bistrattato e considerato per bambini o per gente che non vuole crescere. Noi lettori di fantasy sappiamo che la realtà è ben diversa. E pare aprirsi uno spiraglio per quella ridefinizione che è già stata fatta del fumetto, e che  nell’articolo dello scorso anno mi interrogavo se potesse mai avvenire per questo linguaggio. Per questo c’è da ringraziare non solo chi all’interno dell’organizzazione del Salone si sta rendendo conto dell’importante portata del genere, ma anche tutte le piccole e medie case editrici che garantiscono qualità di storie fantastiche, in particolare chi sceglie di dare spazio alle voci e alle penne italiane.

 

Successi italiani fantasy

Tra i successi dei quali sono a conoscenza, mi sento di citare l’aumento del 100% delle vendite di Mercurio Books, che ha debuttato a questo Salone con la prima pubblicazione italiana, Amarsi in una casa infestata di Matteo Cardillo, e cui Estasi americana di CJ Leede ha fatto sold out, e gli altrettanti sold out di autori e autrici nostrane: Sara Simoni con Il segreto che sussurriamo alle ombre edito da Il Castoro Off, Giada Abbiati con Ira Dei edito da Lumien, Giacomo Arzani con Sonata per la morte di un dio pubblicato da Acheron Books e Carlo Vicenzi con Dammi un fiume di sangue per Gainsworth Publishing.