Recensione di Black Myth Wukong: Un gioco che serviva, ma che non tutti meritano

Dopo aver discusso dell’impatto che Viaggio in Occidente ha avuto non solo nella letteratura orientale, ma anche a livello globale essendo il più influente dei quattro grandi classici cinesi (Il Romanzo dei Tre Regni, I Briganti e Il Sogno della Camera Rossa) è giunto il momento di condividere la mia recensione di Black Myth Wukong.

Il titolo di Game Science ha suscitato un ampio dibattito, in gran parte alimentato da chi ha espresso opinioni positive o negative, senza averlo provato. Alcuni critici lo hanno accusato di non essere abbastanza inclusivo o addirittura di non essere “woke”, usando questo come pretesto per attaccarlo o difenderlo.

Tuttavia il gioco ha dimostrato in più occasioni di essere molto più inclusivo rispetto ad alcune rappresentazioni presenti nel romanzo da cui trae ispirazione. Ma detto ciò, volevo precisare che qui mi concentrerò esclusivamente sul gioco stesso, lasciando da parte le polemiche… anche perché Viaggio in Occidente è sempre stato il mio libro preferito, e ho affrontato questo prodotto con un occhio particolarmente critico, avendo avuto il piacere di giocarlo su PC.

Se siete ancora con me, significa che siete curiosi di conoscere la mia opinione. Quindi, preparatevi: è ora di iniziare questo viaggio! E non preoccupatevi, non ci saranno spoiler sulla trama principale.

Il fascino di Black Myth Wukong – Tra mitologia e gameplay

Black Myth Wukong ha rapidamente conquistato l’attenzione di molti grazie alla sua straordinaria presentazione visiva, alle sue meccaniche di gioco intuitive ed efficaci e all’evocativo richiamo della mitologia cinese.

Il gioco combina elementi tipici degli action RPG, con un gameplay che ricorda titoli di successo come God of War ed Elden Ring; nonostante alcuni fan abbiano mostrato una certa reticenza a confrontarlo con i giochi di FromSoftware, affermando che Wukong, non essendo un vero e proprio soulslike, non possa essere paragonato a questi ultimi, dimenticano così che anche i titoli FromSoftware rientrano nella categoria degli action RPG.

Il sistema di combattimento di Wukong è dinamico e fluido, con una vasta gamma di mosse accompagnate da ottime abilità speciali che rendono ogni scontro una sfida intrigante e strategica, ma accessibile a chiunque. Il protagonista, un prode Scimmiotto che segue le orme del leggendario Sun Wukong, inizia la sua avventura armato solo di un bastone. Tuttavia, man mano che la storia procede, acquisirà nuove e incredibili abilità che non solo lo renderanno significativamente più potente, ma arricchiranno notevolmente l’esperienza di gioco, espandendo il sistema di combattimento in modi sorprendenti.

Recensione di Black Myth Wukong

Black Myth: Wukong ha una sola arma? Sì e no…

L’idea di utilizzare un’unica arma ha inizialmente preoccupato alcuni giocatori, ma chi ha superato questi pregiudizi si è reso conto che molte delle critiche a riguardo erano infondate. Lo Scimmiotto, pur avendo il suo fedele bastone come arma principale, non risulta mai monotono nell’utilizzo. Come in Sekiro: Shadows Die Twice le diverse posture, qui chiamate Pose del Bastone, offrono una varietà di mosse che permettono di adattare lo stile di gioco personale al gameplay, grazie alla possibilità di adottare diverse strategie a ogni combattimento.

Inoltre, grazie alle trasformazioni, lo Scimmiotto ha accesso a un arsenale molto più vasto di quello fornito all’inizio del gioco, rendendo il combattimento sempre coinvolgente e molto variegato. Questa scelta di design, che bilancia un’arma pilastro con altre complementari, si rivela sorprendentemente efficace e apprezzabile.

Trasformazioni e magie: Verso l’illuminazione 

In Viaggio in Occidente il maestro Subhuti rivela a Sun Wukong che esistono tre vie principali per diventare un immortale illuminato: la Via del Taoismo, del Buddhismo e del Confucianesimo. Allo stesso modo, Black Myth Wukong introduce le trasformazioni attraverso queste vie.

Il protagonista può mutare forma con la Tecnica delle 72 trasformazioni ispirata al Taoismo, o assimilare gli spiriti dei guerrieri caduti seguendo la via del Buddhismo. Al di là dei collegamenti, che magari ho visto solo io, ogni trasformazione sblocca nuove abilità e stili di combattimento, permette di brandire differenti armi e offre un’esperienza dinamica e versatile. 

Troviamo però delle trasformazioni davvero molto forti avanzando col gioco e queste minano il META orientando il giocatore verso l’utilizzo di quelle migliori per facilitare la progressione. Nonostante tutto, la possibilità di trasformarsi quando si vuole in battaglia aiuta notevolmente anche contro i boss.

Tante boss fight

Black Myth Wukong è un gioco che si distingue per le sue intense e impegnative boss fight, che rappresentano una parte cruciale dell’esperienza. Questi scontri non sono solo test di abilità e strategia, ma anche momenti narrativi chiave che rivelano molto sul mondo di gioco e sul viaggio del protagonista.

Ogni scontro con i boss è progettato per mettere alla prova le capacità del giocatore sotto diversi aspetti: riflessi, strategia, conoscenza delle meccaniche di gioco e comprensione del pattern degli attacchi dei nemici. I boss sono generalmente ispirati a figure mitologiche e creature leggendarie della cultura cinese, e ciascuno di essi possiede un set unico di abilità che richiede approcci differenti per essere sconfitto con più facilità.

Inoltre, non tutti i boss fanno parte del percorso principale che il protagonista deve seguire, offrendo così una buona varietà tra i boss della trama e quelli segreti.

Recensione di Black Myth Wukong Sun Wukong Viaggio in Occidente

Black Myth Wukong è un sequel di Viaggio in Occidente?

Abbiamo già parlato dei boss di trama, quindi è giusto approfondire anche la storia, senza però rivelare troppi dettagli. Black Myth Wukong è davvero un seguito del Viaggio in Occidente? La risposta è sia sì che no.

Game Science ha reinterpretato il finale della storia di Sun Wukong, costruendo la propria narrazione su di esso. Non si tratta quindi di un vero e proprio sequel, ma piuttosto di una sorta di “What if…”. Questo viene reso evidente fin dal tutorial del gioco: il protagonista che il giocatore controlla non è il leggendario Wukong, ma un prescelto che deve seguire le sue orme.

Nel corso dell’avventura questo nuovo eroe esplorerà il mondo, vivrà le sue esperienze e crescerà attraverso di esse. E a proposito di esplorazione, è il momento di parlare del mondo di gioco.

Il mondo di Black Myth Wukong – Un falso corridoio

Una delle critiche più frequenti a Black Myth Wukong è la percezione di un mondo di gioco lineare, quasi come un lungo corridoio pieno di scontri con boss.

Questa visione però non è del tutto corretta. Sebbene non si tratti di un open-world con vaste mappe vuote e numerosi punti di interesse riempitivi, il gioco offre ambienti ampi e dettagliati, ispirati alla mitologia cinese, che possono essere esplorati liberamente.

Questi ambienti presentano una strada principale, ma anche percorsi secondari ricchi di segreti e sfide extra, spesso legati a personaggi non giocanti o boss. Il vero ostacolo nell’esplorazione è l’assenza di una mappa, che rende l’orientamento più difficile, richiedendo ai giocatori di fare affidamento sulla loro memoria e sull’osservazione dei dettagli ambientali.

Anche l’occhio vuole la sua parte

Parlando dell’impatto grafico, Black Myth Wukong è visivamente impressionante, con una qualità grafica che sfrutta al massimo l’Unreal Engine 5. Il gioco presenta ambienti incredibilmente dettagliati con foreste lussureggianti, montagne imponenti e templi antichi che trasmettono un senso di grandiosità e mistero.

Le creature mistiche, i boss e i personaggi sono realizzati con un’attenzione ai particolari straordinaria, con texture realistiche e credibili, animazioni fluide e un uso magistrale delle luci e delle ombre che contribuisce a creare un’atmosfera immersiva e coinvolgente.

Mentre scrivo questa recensione, il gioco soffre ancora di qualche problemino tecnico su PlayStation 5, ma niente che non possa essere sistemato; su PC, invece, Black Myth Wukong è un piacere per gli occhi. 

Recensione di Black Myth Wukong Viaggio in occidente Sun Wukong

Recensione di Black Myth Wukong: Conclusioni, Voti, Pro e Contro

Black Myth Wukong raccoglie l’eredità di Viaggio in Occidente seguendo le orme di Sun Wukong e portando una ventata di freschezza e caos in un panorama videoludico spesso dominato da propaganda e polemiche superficiali, proprio come il leggendario Scimmiotto consapevole del vuoto portò caos tra gli dei.

Mentre alcuni si concentrano su questioni estetiche irrilevanti, il gioco si rivela un’esperienza coinvolgente e visivamente mozzafiato. Perfetto per gli appassionati di action RPG e per chi è affascinato dalla cultura orientale, Black Myth Wukong è un titolo da non perdere. Provatelo… non ve ne pentirete.

Al netto dei pro e contro che troverete qui di seguito, assegno a Black Myth Wukong un 9.3/10.

Pro

  • Il gameplay, basato su solide meccaniche consolidate nel tempo, risulta fresco e accessibile
  • L’ispirazione alla mitologia cinese crea un’atmosfera eccezionale
  • Grafica d’impatto in uno dei pochi titoli davvero current gen

Contro

  • La mancanza della mappa può disorientare
  • La storia può risultare a tratti scontata
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